Smaltimento illecito di rifiuti, Greco: “Sostegno al lavoro della procura, fenomeno grave”

 
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Gela. Massimo sostegno all’azione della procura e delle forze dell’ordine, impegnati nel bloccare il sistema dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, bruciati in diverse aree rurali della città. E’ il sindaco Lucio Greco ad esprimere la sua piena vicinanza agli inquirenti, anche a seguito della nuova operazione. “Grazie alle indagini coordinate dalla procura, si fa man mano più chiaro il quadro, estremamente grave, dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi nel nostro territorio. Dopo quella dei giorni scorsi, oggi un’operazione della polizia di Stato ha portato all’esecuzione di nuove misure cautelari nei confronti di persone coinvolte a vario titolo nelle attività di smaltimento, non solo di plastica ma anche di materiale ferroso. Tutto veniva accatastato e dato alle fiamme in un’area rurale di contrada Passo di Piazza, con danni all’ambiente e alla salute indicibili ed incalcolabili. L’aria è resa quotidianamente irrespirabile dalle fumarole e le conseguenze di questi ecoreati a lungo andare sono devastanti, sotto tutti i punti di vista. Il grido che si alza dalla collettività, non solo gelese – dice Greco – è forte. La misura è colma. E’ un fenomeno che va arginato e sconfitto, e i cosiddetti “padroncini” vanno individuati e assicurati alla giustizia. Per questo, nel complimentarmi ancora una volta con le forze dell’ordine e con i pm per il modo in cui stanno portando avanti le indagini, smantellando pian piano questa rete criminale che inquina e distrugge, voglio ringraziarli a nome di tutti. A nome di chi ama i territorio nel quale viviamo e si spende per la sua tutela, promozione e valorizzazione; a nome di adulti e bambini che non ne possono più di aprire le finestre e di intossicarsi con fumi ed esalazione tossiche e nocive”.

Greco continuerà a seguire l’evolversi della situazione e ha già predisposto interventi di messa in sicurezza per le sei aree che gli sono state affidate, dopo la precedente inchiesta, condotta dal Noe dei carabinieri e dai pm. “Confido pienamente negli inquirenti e nella magistratura. Continuerò a seguire con attenzione e da vicino l’evolversi della vicenda”, conclude.

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