Sogno Unesco per dieci siti archeologici e a febbraio riapre il museo

 
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Da sinistra: Maurizio Lazzari (Club Unesco), Alessandro Morselli (Unitelma Sapienza), Luigi Gattuso (Polo museale), Giuseppe Nicoletti (Club locale Unesco)

Gela. I siti di interesse archeologico di Gela, Niscemi e Butera mirano alla candidatura per ottenere il riconoscimento Unesco. E’ stato Maurizio Lazzari, vice presidente della fondazione italiana Unesco e ricercatore Cnr Ispc (Istituto di scienze e patrimonio culturale), ad iniziare una ispezione su dieci siti, partendo proprio dall’Acropoli del Polo museale diretto da Luigi Maria Gattuso, per proseguire per le mura Timoleontee e la pietra orologio.

“Come club Unesco – assicura Lazzari – insieme a tutte le forze istituzionali e non del territorio, cercheremo di verificare l’unicità e la rarità di questi siti. Tutto questo, messo a sistema, dovrà testimoniare una continuità temporale della presenza dell’uomo in questa valle che ha lasciato testimonianze importanti e, soprattutto, non riproducibili in caso di perdite irreversibili legate all’abbandono al degrado – insomma – alla non cura. In questo caso sarebbe una perdita della memoria per la storia”.

Intanto, si lavora alacremente per rendere fruibile al pubblico il museo, ormai chiuso dall’estate 2019. Secondo il direttore Gattuso sarà rispettata la riapertura, fissata per il primo febbraio.

“Gela ha una gande storia alle spalle che merita di essere tutelata a livello planetario – sottolinea Gattuso -. Credo che sia dovuto questo riconoscimento. Noi non restiamo a guardare. Il primo febbraio apriremo il museo come da impegno preso con la collettività”.

La visita del vice presidente nazionale della fondazione Unesco è stata voluta da Giuseppe Nicoletti, presidente della sezione locale club per l’Unesco, convinto delle potenzialità del territorio.

“Dietro questa visita c’è la sede locale Unesco e i tre comuni che sovrastano la nostra valle presa in esame per la candidatura Unesco”.

 

E’ stata l’Università e Fondazione Sapienza di Roma a garantire il patrocinio e la consulenza scientifica al comitato promotore per la candidatura Unesco dell’identità culturale del territorio identificato come “Valle del Gela”. E’ stato lo stesso Alessandro Morselli a sottolineare l’impegno del polo universitario Unitelma che in città ha già avviato il corso di laurea magistrale in “Classical Archaeology”, dove insegna il professore Giorgio Piras, direttore del dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Roma “Sapienza”.

Ecco, di seguito, l’elenco dei dieci siti ispezionati dal vice presidente nazionale club Unesco:

  1. Mura Timoleontee
  2. Acropoli
  3. Desusino
  4. San Nicola, Butera
  5. Castelluccio
  6. Necropoli Disueri e Grotticelle
  7. Pietra calendario
  8. Sughereta, Niscemi
  9. Niscemi, centro storico barocco
  10. Museo etnoantropologico 

“L’università Unitelma Sapienza – conclude Morselli – ha dato il patrocinio anche come fondazione”.

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