Soldi e assegni a “strozzo”, un imprenditore accusato di usura: un presunto giro da oltre 100 mila euro

 
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Gela. Un presunto giro di usura che avrebbe avuto come perno principale un imprenditore locale. Due imprenditori segnalarono il caso. Adesso, Rocco Mondello è chiamato a rispondere alle accuse davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Ersilia Guzzetta e Tiziana Landoni. In base a quanto emerso dalle indagini, l’imprenditore avrebbe prestato a strozzo, attraverso assegni, circa centotrentamila euro. A finire nel giro ricostruito dagli inquirenti sarebbero stati altri due imprenditori, uno attivo nel settore delle costruzioni e l’altro in quello degli inerti e dei laterizi. Entrambi hanno già preannunciato di volersi costituire parte civile nel procedimento con gli avvocati Stefania Valente, Maurizio Scicolone e Salvatore Vasta. L’imputato, difeso dal legale Dionisio Nastasi, ha invece sempre negato di aver prestato soldi ad usura. In realtà, almeno in base alla difesa, avrebbe accumulato grossi crediti, soprattutto per la fornitura di carburante, nei confronti degli imprenditori che, alla fine, decisero di segnalare il caso agli inquirenti. Il dibattimento dovrebbe aprirsi alla prossima udienza fissata per il prossimo 2 febbraio.  

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