Soldi terapia intensiva al “Sant’Elia”, Di Cristina: “Nessuno giochi con sangue gelesi”

 
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Il Pd contesta le scelte sulla terapia intensiva

Gela. “Nessuno può permettersi di giocare con il sangue dei gelesi”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina prende nettamente le distanze dalla scelta dell’Asp, che ha deciso di destinare i soldi assicurati da Eni, non solo alla terapia intensiva del “Vittorio Emanuele”, ma anche alla progettazione di almeno venti nuovi posti al “Sant’Elia” di Caltanissetta. “Ci stiamo già attivando a livello regionale, ma non solo – dice – chiederemo ufficialmente spiegazioni all’assessore Ruggero Razza”. I fondi della multinazionale vanno destinati solo a strutture sanitarie per la città, lo ribadisce il segretario dem. “Gela merita strutture sanitarie di primo livello – aggiunge – non si tratta di campanilismo, ma di giustizia. Spero che su questa vicenda, i colori politici vengano messi da parte”. I dem, anche davanti ai recenti definanziamenti imposti dalla Regione, hanno pesantemente contestato la linea della giunta del presidente Nello Musumeci e adesso chiamano in causa l’assessore alla sanità.

Il presidente della commissione consiliare sanità Rosario Trainito, ieri, ha annunciato che convocherà il sindaco Lucio Greco, per capire se fosse a conoscenza di questi aspetti, emersi nei progetti ormai in stato avanzato. “Spero che la notizia venga smentita, anche se ritengo che sia del tutto fondata”, conclude Di Cristina.

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