“Solidarietà a pm e giudici”, Anm su Melfa: “Pesanti tentativi di condizionamento”

 
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La difesa di Melfa ha presentato ricorso

Gela. “Giudizi gratuitamente offensivi, che vanno oltre la legittima critica a provvedimenti giudiziari”. Ad una settimana dalle parole pronunciate dall’imprenditore Maurizio Melfa, dopo la condanna ad un anno e due mesi di reclusione per false sponsorizzazioni, la giunta della sezione distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati si schiera con pm e giudici del tribunale e della procura. “Piena ed incondizionata solidarietà – scrive l’Anm in una nota – nei confronti dei colleghi oggetto dei menzionati attacchi personali e gratuiti, nell’assoluta certezza che questi pesanti tentativi di condizionarne e censurarne l’operato non scalfiranno il corretto e determinato agire dei colleghi nel perseguire, come la legge e la Costituzione impongono, ogni tipologia di reato”.

Melfa aveva spiegato di no avere più fiducia nella giustizia e nello Stato, criticando le scelte del gup che l’ha condannato in primo grado. Dopo pochi giorni, ha rivisto la sua posizione, spiegando di avere come “faro sempre la Costituzione”. “Nella normale dialettica processuale – aggiungono i magistrati dell’Anm – il rimedio unico da esperire verso provvedimenti giudiziari non graditi è costituito dall’impugnazione e non certo dal tentativo di personale delegittimazione dei magistrati che li hanno emessi, o addirittura, come avvenuto nel caso di specie, di interi uffici giudiziari”.

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