“Solito”, dem al sindaco: “Bocciato, fuori dalle “Benedettine” scene di un fallimento”

 
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Gela. Un sindaco “bocciato”, per la vicenda della scuola “Solito”. La segreteria cittadina del Pd non esprime voti favorevoli davanti alla scelta della struttura delle “Benedettine” e neanche rispetto all’organizzazione complessiva. Nel primo giorno di lezioni, traffico in tilt, assembramenti in attesa dell’uscita dei bambini e spazi esterni non adatti. “Le immagini in diretta che ieri hanno accompagnato il primo giorno di scuola in presenza per gli alunni della “Solito” rappresentano la prova del fallimento, dello “zero spaccato”, ricordando i voti della “scuola che fu”, di questa amministrazione, pronta ad appuntarsi da sola medagliette sul petto, pur davanti alle evidenti inefficienze gestionali e politiche che hanno contornato questa vicenda. Non basta aver atteso mesi prima di assumere una decisione dopo il cedimento strutturale del plesso di via Berchet, non basta aver costretto alla dad per un altro mese bambini già segnati da un anno e mezzo di mancanza di relazioni sociali causate dal Covid, non è bastato nemmeno l’augurio di un buon anno scolastico in presenza, fatto dal sindaco che ha dimenticato sensibilità ed empatia nei confronti di chi ha subito l’inefficienza e l’inerzia rimanendo a casa per un mese – dicono i dem – non basta nemmeno aver scelto una scuola fuori dalla prossimità di quartiere, che di fatto costringe centinaia di famiglie ad attraversare mezza città per consentire ai propri figli di poter finalmente godere del diritto allo studio, no, non è bastato. I cittadini hanno dovuto sorbirsi un traffico totalmente andato in tilt, vigili urbani in evidente affanno e genitori in difficoltà a tenere, in quel budello di strada, in sicurezza i propri bambini, per consentire il risibile teatrino di un sindaco che si incensa il capo pubblicamente, si auto loda e si applaude da solo”.

Troppa “boria amministrativa”, secondo gli esponenti locali del Pd. I dem “bocciano” Greco anche per il caso “Solito”. “Con il danno più grave ai cittadini che dovranno sorbirsi ancora i capriccetti di partiti e siparietti indegni per accaparrarsi, al gioco della sedia, l’ultima poltrona”, concludono i dem.

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