“Sono un transessuale…ti invio le mie foto”, assolto dopo gli sms hot inviati ad una donna

 
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Gela. Sms “piccanti” con tanto di proposte per accettare foto osè, scambiate tramite cellulare. La proposta di foto osè. Arriva, però, l’assoluzione per Gianluca P. L’uomo è finito a processo, davanti al giudice Antonio Fiorenza, con le accuse di molestie e ingiuria. I suoi sms vennero inviati al telefono cellulare di una donna pugliese che, non avendo mai frequentato lo stesso imputato, rivelò tutto al marito. Negli sms si sarebbe fato riferimento a foto anche di transessuali. “Sono un transessuale…”, così si sarebbe presentato l’imputato. Fu il marito della destinataria degli sms, tutti inviati in un’unica giornata, a contattare l’anonimo che, intanto, non dava più segni della sua presenza telefonica. Contattato, Gianluca P. si sarebbe prima identificato come un agente di polizia, per poi attribuire quegli sms al figlio undicenne che li avrebbe inviati in maniera goliardica. L’accusa d’ingiuria è caduta per il ritiro della querela. Sul fronte delle molestie, è stata il pm Tiziana Di Pietro a chiedere l’assoluzione data la tenuità del fatto soprattutto in relazione alle dichiarazioni rese dalla donna raggiunta dai messaggi che ha ribadito di non aver alcun astio nei confronti dell’imputato. Una linea, alla fine, accolta anche dal giudice Fiorenza.

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