Sorveglianza speciale “sforata”, Gravagna e Pellegrino tornano in libertà: avranno l’obbligo di firma

 
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Gela. Hanno ammesso di aver sbagliato ma di averlo fatto solo per necessità. Arresti convalidati e obbligo di firma. Così, sono stati revocati gli arresti domiciliari al venticinquenne Alessandro Pellegrino e al quarantaseienne Francesco Gravagna. I due sorvegliati speciali, nelle scorse ore, erano stati arrestati dagli agenti di polizia del commissariato perché trovati fuori dalle rispettive abitazioni in orari non consentiti. Avranno solo l’obbligo di firma. Difesi dagli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello si sono presentati davanti al presidente Paolo Fiore. Gravagna ha ammesso di aver violato gli orari impostigli dalla misura della sorveglianza speciale nel tentativo di trovare lavoro in un bar della città. Pellegrino, invece, si sarebbe trovato fuori dalla sua abitazione solo per esigenze personali. Il pubblico ministero Antonio D’Antona ha comunque chiesto la convalida degli arresti. Il giudice Fiore ha accolto la richiesta, convalidando gli arresti e assegnando un termine a difesa ai due legali di fiducia. Si tornerà in aula ad ottobre per il rito direttissimo.

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