Sospese le trasfusioni in Talassemia, mancano 1200 sacche di sangue

 
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Gela. Trasfusioni sospese nel reparto ospedaliero di Talassemia per mancanza di sacche di sangue.

La denuncia arriva dalla Late, Libera associazione talassemici emopatici, “Maurizio Nicosia”, presieduta da Salvatore Di Caro, il giorno dopo le accuse rivolte da Enzo Emmanuello, presidente dell’Adas, al management dell’Azienda sanitaria provinciale diretto da Carmelo Iacono.

Mancano all’appello 1200 sacche di sangue. Nel 2016 sono state raccolte poco più di 3000 sacche. L’attività del Centro trasfusionale dell’ospedale deve fare i conti con la carenza di personale e i macchinari guasti. L’indice accusatorio è puntato contro la chiusura dei punti di raccolta degli ospedali di Butera e Mazzarino.

La denuncia della Late. “Stamattina la responsabile del servizio di Talassemia – accusa Di Caro – mi ha comunicato personalmente che le trasfusioni sono state sospese a causa della mancanza di sangue. La notizia mi ha letteralmente sconvolto – aggiunge il presidente della Late – Nel territorio la raccolta delle sacche è garantita dalle associazioni di volontariato. L’aumento del 25 percento annunciato dall’Adas è un dato importante ma non consente di soddisfare il fabbisogno della città. L’Asp ha un comportamento che penalizza solo i soggetti talassemici. In tutti gli altri reparti il sangue viene garantito e le attività non vengono sospese. Siamo pronti ad avviare nuove azioni di protesta per rivendicare il diritto alla vita”.

Lo sfogo dell’Adas. “Mancano all’appello 1200 sacche di sangue – spiega Enzo Emmanuello, presidente dell’Adas – I nostri volontari fanno uno sforzo immane per raggiungere nuovi traguardi. Negli ultimi anni il nostro centro di raccolta di via degli Appennini continua a registrare un aumento di donatori. Purtroppo questo impegno non consente di raggiungere il fabbisogno. Siamo ancora lontani all’autosufficienza. Speriamo nella riapertura dei punti di raccolta di Butera e Mazzarino che invece rimangono chiusi a causa dello scarso interesse manifestato dal management dell’Asp. Il centro trasfusionale è deficitario sia per la carenza di personale che per la scarsa collaborazione con l’Adas – conclude Emmanuello – Continuamente cerchiamo di avere contatti con il manager dell’Asp. Il direttore Sanitario, Marcella Santino probabilmente mi riceverà la prossima settimana”.

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