Sospetti su un imprenditore locale, confermata l’interdittiva antimafia: il Tar respinge i ricorsi

 
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Gela. Per i giudici del tribunale amministrativo di Palermo gli effetti dell’interdittiva antimafia vanno confermati. Sono state respinte le richieste di sospensiva presentate dal legale di un imprenditore locale, attivo anche nel settore rifiuti.

L’interdittiva della prefettura. Negli scorsi mesi, a seguito di una serie di approfondimenti investigativi, i funzionari della prefettura di Caltanissetta hanno emesso un’informativa antimafia interdittiva che ha condotto anche alla cancellazione dell’azienda dall’albo nazionale dei gestori ambientali. L’avvocato Riccardo Balsamo, legale di fiducia dell’imprenditore al centro della vicenda, chiedeva la sospensione degli effetti dell’informativa, in attesa di valutare nel merito l’intera vicenda. I giudici palermitani, però, hanno ritenuto fondate le indicazioni fornite dall’Avvocatura dello Stato, a supporto dell’interdittiva rilasciata dalla prefettura nissena. “Il ricorso non appare, allo stato, assistito da sufficienti elementi di fondatezza – scrivono i giudici del Tar nell’ordinanza – alla stregua delle puntuali precisazioni contenute nella memoria dell’Avvocatura dello Stato”.

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