Sospetto caso di encefalite in ospedale, la stanza di degenza rimane inagibile

 
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Gela. Due settimane per disinfettare una stanza di degenza del reparto di Medicina. In attesa del provvedimento di routine il personale dell’unità operativa diretta da Vincenzo Catania è stato costretto a rimodulare i posti letto.

Per sopperire alla mancanza di locali, le stanze di degenza ospitano quattro pazienti invece di tre. A fare scattare il provvedimento d’urgenza, un caso di sospetta encefalite riscontrato ad una donna (C. A. le sue iniziali) di 71 anni.

La paziente, è rimasta in cura presso l’unità operativa di Medicina del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele per alcuni giorni prima di essere trasferita presso un’altra struttura del territorio.

Da allora, nel rispetto delle procedure previste dalla legge, la stanza in questione è stata interdetta. La donna, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe stata dimessa dal personale di Medicina il venti dicembre scorso. Voci di corridoio parlerebbero di ripetuti solleciti inviati alla direzione del presidio ospedaliero di via Palazzi per completare la disinfestazione dei locali che hanno ospitato la paziente e ripristinarne l’utilizzo.

Le richieste, probabilmente anche a causa delle festività natalizie, non hanno avuto riscontro. In attesa dell’arrivo della ditta convenzionata con l’Azienda sanitaria provinciale la stanza rimane inutilizzata.

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