Sosta abusiva ferma il “Trofeo città di Gela”, giovani ciclisti mortificati in città

 
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Nella foto in alto: amarezza per un giovane ciclista giunto in città.

Gela. Ciclisti nel traffico e sosta abusiva. Annullato il “Primo trofeo Città di Gela”, gara di ciclismo riservata alle categorie esordienti e allievi. I 48 ciclisti provenienti da tutta l’isola sono stati costretti a tornare a casa senza disputare la gara. A decretare la fine della corsa è stato il giudice ufficiale che ha ritenuto il circuito non sicuro per la presenza delle autovetture. Assente l’amministrazione comunale. Solo il sindaco Lucio Greco si era fatto vivo prima dello start mai avvenuto.

“Avevamo le autorizzazioni- spiegano gli organizzatori – Per i vigili urbani si poteva correre ma il giudice di gara non ha voluto sentire ragioni. Anche il sindaco Lucio Greco aveva detto che era tutto a posto prima di allontanarsi. In realtà, la direzione di gara ha cancellato la tappa mandando tutti a casa con grande delusione per giovani ciclisti e loro familiari che per arrivare in città si erano alzati di buon mattino”. Il percorso, di circa 3 chilometri, con partenza e arrivo in piazza San Francesco prevedeva il transito da corso Vittorio Emanuele e, scendendo da Bosco Littorio, lungomare Federico II di Svevia e via Cristoforo Colombo. L’indice accusatorio è puntato contro la sosta selvaggia sul lungomare. Eppure gli organizzatori assicurano di avere presentato richiesta e ottenuto parere favorevole. Forse il tardivo intervento della municipale potrebbe avere causato la decisione del giudice. Anche per il recente Giro di Sicilia si erano vissuti attriti per mancanza di ordine pubblico. Le costose autovetture d’epoca imbottigliate nel traffico avevano rischiato di danneggiare i motori per le temperature elevate.

Oggi è toccato ai ciclisti.

Un vero schiaffo per i giovani che si approcciano allo sport. Pesano le parole di amarezza di Ivan Minardi, classe 2007, iscritto nella categoria allievi. “Peccato che la gara non si è potuta svolgere per colpa del traffico – commenta desolato Ivan Minardi, ancora in sella alla sua bicicletta da corsa – Sappiamo che la manifestazione è stata rinviata”.

Minardi insieme a Salvatore Caruso era tra gli attesissimi corridori gelesi. Dalle prime ricostruzioni il lasciapassare degli agenti della municipale sarebbe arrivato con circa due ore di ritardo rispetto alla partenza della prima gara prevista per le 9,30. Un ritardo non tollerato dal giudice sfociato con l’annullamento della competizione sportiva.

1 commento

  1. Ma smettetela di dare la colpa ai gelesi. Nessuno tra vigili , volontari ecc è stato capace a mettere sul tav la cartina del percorso e stabilire i punti per collocare i blocchi? Ridicoli. Io ho girato per 40 Min con la macchina e in qualsiasi strada mi addentravo dopo un po’ trovavo il blocco. I blocchi vanno fatti a monte … Non quando sei già in macchina tra le bici. Da Gelese mi sono vergognati. Ma non date sempre la colpa ai gelesi. Io chiedevo quali fossero le strade percorribili in macchina per evitare ovviamente di creare intralcio alla gara e nessuno mi ha saputo dire nulla. VERGOGNATEVI.

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