Sotto chiave i beni di Sciascia, sequestro della Dia

 
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Gela. Beni sotto sequestro per il settantunenne Filippo Sciascia. L’imprenditore, da anni, è ritenuto vicino al gruppo mafioso degli Emmanuello. Il provvedimento è stato eseguito dalla Dia nissena, dopo il via libera arrivato dai giudici del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta. All’uomo è stata applicata anche la misura dell’obbligo di soggiorno per i prossimi tre anni.

La figura di Sciascia emerse quando gli investigatori, in passato, iniziarono ad approfondire i presunti appetiti di cosa nostra per gli appalti dell’indotto Eni. La Dia ha messo sotto chiave anche diversi beni riconducibili al settantaduenne Giuseppe Castiglione di Vallelunga Pratameno.

La Sicurt 87. Sono caduti, invece, i provvedimenti che erano stati estesi ad una delle società finite al centro del sequestro subito da Filippo Sciascia. La Sicurt 87, del gruppo Marrale, infatti, è in attività e non vincolata da misure. Sono stati gli avvocati Dino Milazzo e Pietro Rabiolo ad ottenere i verdetti favorevoli all’azienda.

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