Spari contro due fratelli, indagine su tentato omicidio: analizzati reperti sequestrati

 
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Gli spari nella zona di largo San Biagio

Gela. Gli spari, nella zona di largo San Biagio, risalgono a fine gennaio. Due fratelli, di trentanove e diciannove anni, a bordo di una Fiat Bravo, riuscirono a rimanere illesi, nonostante diversi colpi di arma da fuoco indirizzati contro la vettura. I proiettili, fortunatamente, non colpirono i due. Dopo quella notte di piombo, i pm della procura e i poliziotti fecero partire le indagini. L’ipotesi subito formulata fu di tentato omicidio. Secondo gli investigatori, chi ha sparato mirava proprio ai due. Avrebbe fatto fuoco da una delle abitazioni della zona. L’inchiesta si è concentrata su un venticinquenne, con diversi precedenti penali alle spalle e già ai domiciliari, che pare avesse avuto dissidi con i due fratelli, probabilmente attraverso social network. Sarebbe stato proprio il venticinquenne a chiedergli un chiarimento, invitandoli a raggiungere la zona di largo San Biagio. In pochi istanti, partì la raffica di colpi. Prima dell’estate sono stati effettuati ulteriori accertamenti tecnici irripetibili. La polizia scientifica, nella struttura dell’anticrimine di Roma, ha svolto verifiche sulle tracce di polvere da sparo, analizzando campioni di abiti e altri reperti acquisiti durante perquisizioni e sequestri.

Nelle settimane successive all’avvio delle indagini, sembra che l’attenzione degli inquirenti si sia concentrata pure su altri sospettati. Gli accertamenti tecnici dovrebbero servire a dare maggiori riscontri, in attesa di arrivare ad una ricostruzione definitiva.

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