Spari in contrada Zai, giovane accusato di tentato omicidio: ricorso al riesame

 
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Gela. Sono diverse le accuse che vengono mosse al ventiduenne Kevin Canotto. Quella più pesante è il tentato omicidio, legato agli spari nei pressi di un’abitazione di contrada Zai. Per i pm della procura e i carabinieri, avrebbe fatto fuoco impugnando una pistola e colpendo due cani. Durante quei concitati momenti, gli inquirenti ritengono che l’arma sia stata usata anche per cercare di colpire chi vive in quell’abitazione. Sarebbe partito almeno un altro colpo in direzione di una giovane, rimasta illesa. Canotto è attualmente detenuto e la prossima settimana saranno i giudici del tribunale del riesame a valutare il ricorso avanzato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello. Per il difensore, non ci sarebbero gli estremi per contestare il tentato omicidio. Secondo questa linea, l’indagato non avrebbe sparato per uccidere. Tutto si sarebbe verificato per diatribe generate da una relazione sentimentale chiusa bruscamente. Lui avrebbe cercato di riallacciare i rapporti con la ex, ma i familiari si sarebbero opposti. Canotto ha spiegato di aver sparato per timore di essere aggredito, come si sarebbe verificato nei giorni precedenti all’accaduto. I familiari dell’ex fidanzata, invece, hanno riferito di altre intimidazioni tutte riconducibili al ventiduenne.

L’ex l’ha denunciato per stalking e deve rispondere del possesso dell’arma, oltre che del ferimento dei cani. I carabinieri sono arrivati a lui nell’arco di poche ore, sulla base degli elementi raccolti e di quanto riferito da chi vive nell’abitazione di contrada Zai.

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