Spari via Venezia, Di Stefano: "L'unica arma della città è la legalità, non torneremo al passato"

Gela. “Non lasciamoci intimidire”. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano chiama a raccolta “le forze sane della città” dopo quanto accaduto nel pomeriggio in via Venezia. Diversi colpi di arma da fuo...

A cura di Redazione Redazione
22 agosto 2023 21:54
Spari via Venezia, Di Stefano: "L'unica arma della città è la legalità, non torneremo al passato" -
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Gela. “Non lasciamoci intimidire”. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano chiama a raccolta “le forze sane della città” dopo quanto accaduto nel pomeriggio in via Venezia. Diversi colpi di arma da fuoco sono stati esplosi colpendo almeno due auto e con altrettanti feriti. Per Di Stefano non si possono fare passi indietro verso il passato. “Gli anni di piombo, questa città, non li ha mai dimenticati. Come dimenticare quelle sparatorie, quel sangue e quella tendenza ormai radicata alla delinquenza? Io non voglio creare allarmismo tra i concittadini ma non possiamo far finta che poche ore fa non sia accaduto nulla. Poche ore fa, nella nostra Via Venezia, c’è stata una sparatoria.  Questo deve bastare per farci balzare dalle sedie. Non dobbiamo limitarci a riflettere – dice Di Stefano – il tempo delle riflessioni è terminato. Questo episodio non può considerarsi un semplice episodio isolato in una città tranquilla perché se nella tua città sparano, la tua non è una città tranquilla. Le motivazioni della sparatoria saranno indagate dagli organi preposti e so che le forze dell’ordine sono già al lavoro e le ringrazio. Lo dico molto chiaramente, del motivo non mi importa perché nessuna motivazione giustifica l’uso delle armi o qualsivoglia atto di delinquenza. Mi importa che nella mia città, i cittadini, le famiglie, i bambini, siano al sicuro. Mi importa dell’atroce potenziale possibilità che nel bel mezzo del traffico, poteva essere colpito chiunque. Il solo fatto che qualcuno sia uscito di casa con una pistola, si sia diretto verso il centro urbano abitato ed abbia sparato, ha già concretizzato la deriva sociale nella quale siamo sprofondati. Da quegli anni bui, ci siamo emancipati con grande difficoltà, ancora oggi ne portiamo il ricordo. I nostri padri o i nostri nonni non hanno mancato di raccontarci quali nefandezze si sono consumate tra le strade. Io non ci sto a tornare a quegli anni né ci sto a consegnare la nostra città alla micro o macro criminalità né alle baby gang o presunte tali, non ci sto a dimenticare gli sforzi che abbiamo fatto per liberarci dal tanfo puzzolente di quegli anni”. Nessuno, per Di Stefano, può arretrare e tutti devono essere concentrati sul progresso della legalità.

“Loro hanno imbracciato le armi per sparare, la mia è una chiamata all’unica arma che conosco e che scelgo, la legalità e la mia chiamata all’arma della legalità e del confronto è a tutte le forze sane della città, a sua eccellenza il prefetto, ma anche ai riferimenti nazionali e regionali, perché nessuno si giri dall’altra parte e si difenda la città dalla delinquenza e non si consideri quanto accaduto un episodio isolato che tra qualche giorno verrà dimenticato. La chiamata è anche ai cittadini che certamente in queste ore hanno vissuto momenti di paura, non lasciamoci intimidire”, conclude Di Stefano.

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