Spedizione punitiva dopo il furto in un podere di campagna, tutti assolti gli imputati

 
0

Gela. Non ci sono prove certe per collegarli alla presunta spedizione punitiva organizzata contro quello che veniva ritenuto responsabile di un furto in un podere di campagna, nella zona di Feudo Nobile. Vennero portati via un mezzo agricolo e una notevole quantità di gasolio. I sospetti si concentrarono proprio sulla vittima del pestaggio e da quanto ricostruito dagli investigatori sarebbe stato il proprietario derubato a decidere di farsi giustizia da solo. E’ però arrivata l’assoluzione per tutti gli imputati. Verdetto favorevole è stato pronunciato dal giudice Antonio Fiorenza nei confronti di Giuseppe Purromuto, Davide Nicastro, Alfonso Guaia, Emanuele Valenti, Giacomo Gandolfo, Rokardo Romano, Orazio Trubia e Crocifisso Catania. Una decisione emessa anche a seguito del fatto che Purromuto, sospettato di essere l’autore del furto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Un silenzio che non ha consentito di acquisire elementi utili e ha condotto il difensore, l’avvocato Salvo Macrì, a chiederne l’assoluzione.

Il pm Pamela Cellura, al termine della requisitoria, ha invece insistito per la condanna di tutti gli imputati. Le difese hanno fatto leva sull’assenza di elementi che potessero confermare possibili responsabilità in capo a tutti i coinvolti, a cominciare dalla vicenda del pestaggio. Il giudice Fiorenza ha emesso un dispositivo d’assoluzione. Gli altri imputati sono difesi dai legali Vittorio Giardino, Davide Limoncello, Antonella Paci, Concetta Di Stefano, Paola Carfì e Claudio Cricchio.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here