“Spese pazze” e pesanti dubbi sulla gestione, Farruggia: “Commissione inchiesta su Ghelas”

 
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Trainito e il sindaco Lucio Greco

Gela. La possibilità di chiederla, l’aveva messa in conto già da diverso tempo. Ora, la grillina Virginia Farruggia esce allo scoperto. “In consiglio comunale – dice – chiederò l’istituzione di una commissione di indagine su Ghelas”. Per l’esponente del Movimento cinque stelle, ci sarebbero troppi punti gestionali da chiarire. Da qualche mese, alla guida della municipalizzata c’è l’imprenditore Francesco Trainito, subentrato all’avvocato vittoriese Gianfranco Fidone e voluto dal sindaco Lucio Greco. La scorsa settimana, è stato approvato il bilancio e adesso si attende il piano industriale. Farruggia, però, ritiene che vada vivisezionata la storia gestionale più recente della società. “Mentre la gente si riversava nei centri commerciali e nei negozi in occasione del Black Friday, la Ghelas aveva già cominciato a fare spese pazze, migliorando la propria estetica attraverso il restyling della sede. Ma non è finita qui, visto che anche i lavori hanno iniziato a svolgerli durante le ore notturne, metodo che dovrebbe rappresentare la normalità, al fine di non creare disagi ai cittadini, se decidi di potare delle palme e soprattutto se le casse ti consentono di far fare gli straordinari agli operatori – dice – ma risulta una scelta un po’ discutibile se i lavori in notturna riguardano la sistemazione delle aiuole dii corso Vittorio Emanuele, con la piantumazione delle stelle di Natale, e se negli ultimi anni abbiamo assistito ad una spending review spinta, allo scopo di ridurre gli sprechi e rientrare con i debiti”. Il consigliere grillino non pare convinta neanche dal bilancio appena approvato. “Forse è proprio vero, le due gestioni dell’avvocato Franco Gallo e dell’avvocato Gianfranco Fidone, che hanno preceduto quella attuale non sono state virtuose come volevano farci credere, ma anche lì quando si tratta di ricercare le responsabilità non è cosa facile, bisogna fare un “inventario”. Nel frattempo, però, si approva un bilancio in perdita – continua – ritenuto “un ottimo risultato”, forse perché ha sanato un errore di Iva di fatture del 2015. Ma, allora, il bilancio presentato dal precedente amministratore era sbagliato? E soprattutto un bilancio per essere approvato e ritenuto un ottimo risultato deve rispondere ai desiderata dell’amministrazione di turno o rispondere al vero? Può un bilancio del 2019 sanare un errore del 2015? I revisori dei conti del Comune come hanno esercitato in questi anni il controllo sul bilancio della Ghelas?”.

I punti deboli, secondo la grillina, non mancano. “Ancora non sappiamo nulla sul tema spinoso del Tfr non versato, pare si stia temporeggiando dopo le prime dichiarazioni a caldo del neo nominato amministratore che disse di averlo trovato, restiamo in attesa di delucidazioni in merito. In ultimo, ma non per importanza, aspettiamo con una certa ansia il nuovo piano industriale per il rilancio della municipalizzata da cui verrà fuori la nuova convenzione – dice ancora – la proroga, ricordiamo, è stata approvata fino al 31 dicembre 2019, quindi resta davvero poco tempo. Ma per il piano industriale, pare si aspettino le schede da parte dei diversi settori, ma onestamente non ne comprendo il motivo visto che la società si compone essenzialmente di due settori, supporto al Comune e cantiere. Da alcuni documenti redatti dall’avvocato Gallo, nella qualità di amministratore della Ghelas, leggiamo che “per l’attività a supporto non serve definire alcun programma in quanto le prestazioni lavorative vengono rese dai lavoratori direttamente a favore del Comune che, pertanto, deve rimborsare alla società il costo del relativo personale al lordo di tutti gli oneri.” L’unica raccomandazione da fare al Comune sarebbe quella di erogare tempestivamente e con continuità le somme necessarie, in quanto ritardi ed omissioni dei pagamenti non contribuiscono al benessere della società. I lavoratori sono posti in continuo stress a causa delle mancate garanzie dei pagamenti”. Farruggia ritiene che i punti di riferimento dell’attività della municipalizzata debbano rimanere quelli tradizionali, ad iniziare dalla gestione dell’illuminazione pubblica. “A questo punto, volendo tirare le somme vorrei sapere cosa realmente si vuole fare della società, viste le ultime azioni che non sono volte al rientro del debito e la lentezza con la quale si sta operando sulla nuova convenzione – conclude – credo che si andrà avanti con un’ulteriore proroga. A noi, non resta che tenere i riflettori accesi sul caso e chiedere al più presto che si istituisca una commissione di indagine per una reale azione di responsabilità. Lo dobbiamo ai lavoratori ma lo dobbiamo anche alla città”. La grillina mette in discussione il nuovo corso della Ghelas, voluto dal sindaco Greco, senza trascurare quanto accaduto in passato.

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