Stalking, vessazioni e un atto falso, carabiniere denunciato dall’ex: c’è archiviazione

 
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Gela. L’archiviazione è stata confermata la scorsa settimana, con accuse comunque molto gravi mosse ad un carabiniere. Il militare dell’arma, che si trova a dover rispondere a contestazioni anche in altri procedimenti, era ritenuto responsabile di aver falsificato il contenuto di un provvedimento del giudice civile del tribunale. Secondo le iniziali ipotesi, l’avrebbe fatto per indurre in errore sulla separazione dall’ex moglie, che però non era stata ancora decretata dai giudici. Una vicenda che si inserisce in un insieme di fatti denunciati da una giovane donna, che con il militare ebbe una relazione sentimentale. L’accusato avrebbe approfittato del rapporto sentimentale anche per usare le somme di una carta bancomat della donna. Ci sarebbero stati inoltre episodi di violenza e dopo la decisione di troncare qualsiasi relazione, secondo le segnalazioni avanzate dalla donna sarebbe stato lui, in un’occasione, ad entrare nell’automobile della ex, sottraendole il telefono cellulare e impedendole di allontanarsi. Per i legali che si sono opposti all’archiviazione, nell’interesse della donna, il militare avrebbe spesso usato sostanze psicotrope, per generare alla compagna stati di malessere e una condizione di stordimento. Tutti elementi indicati dagli avvocati Vincenzo Battaglia e Stefania Valente. E’ stato spiegato che tutte le condotte causarono un’enorme sofferenza e una condizione di forte turbamento. Il militare era inoltre accusato di diffamazione, sempre a danno dell’ex compagna. La denunciò all’ordine professionale al quale lei è regolarmente iscritta, segnalando condotte irregolari. Una vicenda che si è conclusa favorevolmente per la professionista e che ha portato i suoi legali a denunciare proprio la diffamazione. Il carabiniere, a sua volta, decise di sporgere denuncia nei confronti della ex, respingendo ogni addebito.

Il gip ha deciso per l’archiviazione dell’intero procedimento, nonostante appunto l’opposizione avanzata. La procura aveva già concluso per l’archiviazione. Rispetto all’ipotesi di falso, il gip del tribunale l’ha catalogata come “inutile, innocuo o irrilevante, trattandosi di una fotocopia riproducente un’inesistente ordinanza, non utilizzata e non presentata come originale reale, nell’ambito di procedure o iter amministrativi”. Il carabiniere è rappresentato dai legali Luigi Cinquerrui e Salvo Macrì.

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