“Stella cadente”, difesa Infurna: “Non fece parte del gruppo che sparò contro garage”

 
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Gela. Per la difesa, non avrebbe fatto parte del gruppo che sparò contro un garage, tra le vie a ridosso di corso Aldisio. Sono state respinte le accuse mosse a Calogero Infurna, per il quale il pm della Dda di Caltanissetta Matteo Campagnaro ha chiesto la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione. E’ coinvolto nell’inchiesta “Stella cadente”. Solo il contenuto di un’intercettazione ricondurrebbe all’imputato. Il legale Maurizio Scicolone, ieri in aula davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, ha spiegato che dall’audio emergerebbe che Infurna abbia rinunciato a seguire i presunti complici in quell’azione. Le contestazioni mosse dal pm della Dda di Caltanissetta sono state respinte anche dalla difesa di Giuseppe Giaquinta, sostenuta dall’avvocato Rocco Di Dio. Tutti gli imputati hanno scelto il rito abbreviato.

Al termine della requisitoria, il pm ha chiesto venti anni di detenzione per Bruno Di Giacomo, diciannove anni e quattro mesi per Alessandro Scilio, diciotto anni per Gaetano Marino, dieci anni e otto mesi ad Emanuele Lauretta, dieci anni ciascuno per Giuseppe Alessandro Antonuccio, Gaetano Simone, Andrea Romano e Filippo Scerra, nove anni e quattro mesi a Giuseppe Giaquinta e Gianluca Parisi, sei anni e otto mesi per Rosario Marchese, Giuseppe Antonuccio e lo stesso Nicola Palena, quattro anni al collaboratore di giustizia Giovanni Canotto, tre anni e otto mesi per Calogero Infurna e infine tre anni e quattro mesi per Luigi D’Antoni. Le conclusioni del pm sono state condivise dalle parti civili, a cominciare dai legali di alcuni esercenti che sarebbero stati vittime delle pressioni e delle minacce degli stiddari. Sono rappresentati dagli avvocati Valentina Lo Porto e Alessandra Campailla. Parti civili, che hanno concluso chiedendo la condanna di tutti gli imputati, sono anche il Comune (rappresentato dall’avvocato Ornella Crapanzano), la federazione antiracket (con il legale Mario Ceraolo) e la Cgil (con l’avvocato Rosario Giordano). Parte civile è anche uno degli imputati, Alessandro Scilio (con l’avvocato Davide Limoncello), oltre a Rocco Di Giacomo, imputato in un altro filone processuale e difeso dall’avvocato Antonio Gagliano. Gli altri imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Francesco Enia, Cristina Alfieri, Giovanna Cassarà, Laura Caci, Rocco Guarnaccia, Maurizio Scicolone, Giovanna Zappulla, Ivan Bellanti, Rocco Di Dio e Angelo Tornabene. In aula, si tornerà la prossima settimana, con le conclusioni di altri difensori.

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