“Stop a pagamento Tari”, commissione pronta ad incontrare assessori: “Confronto su solidarietà alimentare”

 
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I componenti di maggioranza della commissione bilancio respingono accuse Pd

Gela. Servono risposte immediate, anche per lanciare messaggi di sostegno alla cittadinanza, in una fase molto delicata. La commissione consiliare bilancio apre al confronto con l’amministrazione comunale, ma parte da un presupposto che ritiene quasi inevitabile, il pagamento della Tari previsto entro il 31 marzo va bloccato o comunque posticipato a quando l’emergenza Covid sarà messa alle spalle. Il presidente Valeria Caci e gli altri componenti della commissione si sono riuniti, in videoconferenza, anche nel fine settimana. Con le attività commerciali e imprenditoriali quasi del tutto ferme, tanti rischiano di non poter rispettare la scadenza per l’imposta sui rifiuti e la commissione vuole evitare che dal Comune giunga una pressione, che in questo momento sarebbe insostenibile per tanti. Anche ieri, il presidente Caci e i componenti Romina Morselli e Salvatore Incardona (della commissione fanno parte inoltre Pierpaolo Grisanti e Giuseppe Spata) hanno avuto interlocuzioni. Si preparano ad incontrare, seppur a distanza, sia l’assessore al bilancio Danilo Giordano sia quello ai servizi sociali Nadia Gnoffo. Sarà a Giordano che verrà avanzata la proposta di posticipare la scadenza per il pagamento della Tari o comunque di esentare chi si trova in difficoltà. Sulla decisione peseranno gli equilibri di cassa, dato che il settore rifiuti è sempre uno dei più complessi da gestire, soprattutto sul piano finanziario. Il governo, ieri, ha ufficializzato la ripartizione dei fondi da destinare alla solidarietà alimentare. In Comune dovrebbero arrivare circa 675 mila euro. Sulla gestione di questi fondi la commissione vuole fare chiarezza. Serviranno a dare un sostegno a chi in questa fase si trova in difficoltà per l’acquisto di generi di prima necessità.

“Insieme all’assessore Gnoffo – spiegano Caci, Morselli e Incardona – vogliamo fare un quadro della situazione, per comprendere in base a quali criteri verranno suddivise le somme per la solidarietà alimentare e se sia stato definito un indice della povertà a livello locale. Potrebbero emergere numeri anche superiori alle aspettative”. Alle enormi preoccupazioni per la gestione dell’emergenza sanitaria si aggiungono quelle che riguardano una marginalità sociale che in città rischia di dilatarsi ancora di più.

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