Stop al rendiconto 2015, “sull’accordo con l’Ato rifiuti serve l’atto della Regione”

 
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Gela. Per ratificare l’accordo concluso a dicembre tra l’amministrazione comunale e l’Ato ambiente Cl2 è necessario un provvedimento ufficiale della Regione. Le richieste del Pd. Sul tavolo, c’è un debito da circa tredici milioni di euro che l’ente comunale deve coprire. E’ questa la linea che, alla fine, è passata in aula consiliare, a conclusione della seduta presieduta da Carmelo Casano. L’approvazione del rendiconto 2015 slitta a mercoledì sera. A chiedere una verifica sulla necessità del provvedimento regionale sono stati i consiglieri del Partito Democratico Vincenzo Cirignotta e Romina Morselli. “Il commissario regionale deve dare risposte chiare su questo punto – ha spiegato il capogruppo del Pd – altrimenti, la delibera della giunta rimane fine a sé stessa”. In realtà, sembrava che il rendiconto potesse già essere votato in aula. Per il dirigente Alberto Depetro, che ha illustrato i contenuti tecnici del rendiconto 2015, quella della Regione dovrebbe essere solo una semplice presa d’atto dell’accordo concluso tra Ato e Comune. A mettere in luce la questione, per prima, è stata Romina Morselli. “Volevo capire – ha detto rivolgendosi a Depetro – se la Regione debba rilasciare un’autorizzazione ufficiale che confermi l’accordo sulla transazione raggiunta da Comune e Ato”. “C’è una missiva scritta dal commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e indirizzata alla Regione – ha aggiunto Cirignotta – è dovere del consiglio, a garanzia dell’ente comunale, valutare tutti i particolari. Non possiamo votare il rendiconto, senza il consenso ufficiale all’accordo da parte della Regione”.

Gli accordi con Ato e Ghelas. In aula, su proposta del presidente della commissione bilancio Salvatore Scerra, era stata anticipata la trattazione del punto relativo proprio al consuntivo 2015, giunto in aula con molti mesi di ritardo. Il commissario regionale ha già dato termine entro il 20 febbraio per chiudere l’iter di approvazione. “Nel consuntivo – ha spiegato l’assessore al bilancio Fabrizio Morello – abbiamo tenuto conto soprattutto del peso dei debiti”. Il dirigente Alberto Depetro ha spiegato la centralità delle transazioni concluse con Ato ambiente Cl2 e Ghelas, società che vantano crediti per milioni di euro nei confronti del Comune. “Per coprire il debito con Ato  – ha spiegato il funzionario – il Comune si farà carico di gestire la fase di post mortem delle vasche della discarica Timpazzo”. La commissione bilancio, come confermato dal presidente Salvatore Scerra, ha emesso parere favorevole ma a condizione di ottenere il rilascio della nota a certificazione di debiti e crediti maturati nel rapporto finanziario tra Comune e società partecipate. Il grillino Angelo Amato ha contestato, in prima battuta, il vincolo di bilancio previsto a garanzia dei rapporti con Ghelas. “La linea è sempre quella di tutelare i carrozzoni politici”, ha detto. “Non capisco – ha inoltre aggiunto – come sia stato possibile, nei rapporti con Ato, passare da un credito di circa un milione di euro, risalente al 2009, ad un debito di circa 13 milioni. Io chiedo  di informare l’Autorità nazionale anticorruzione”. I revisori dei conti hanno espresso parere favorevole al rendiconto 2015, raccomandando però la necessità di una relazione completa sul contenzioso giudiziario in atto, oltre alla previsione di ulteriori controlli sulle attività di riscossione dei tributi. Il consigliere di Adesso Gela Angela Di Modica ha sottolineato i ritardi dell’arrivo in aula del consuntivo 2015. “C’è stabilità dei conti – ha spiegato – l’avanzo da oltre due milioni di euro, però, deve avere una destinazione. A cosa è stato destinato? La regolarità dei conti non si sposa con la scarsa programmazione amministrativa dimostrata dalla giunta”. Dopo il rinvio, in aula si tornerà mercoledì sera.

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