“Stoppati” i tagli alla Sudelettra, si tenta la carta degli ammortizzatori sociali: lungo vertice in prefettura

 
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Gela. Congelati i ventisette licenziamenti decisi dai vertici dell’azienda elettrostrumentale Sudelettra.

Il vertice in prefettura. La mediazione è stata raggiunta davanti ai funzionari della prefettura di Caltanissetta. Una lunga riunione, alla quale hanno partecipato anche i confederali di Cgil, Cisl e Uil oltre ai rappresentanti di Sudelettra, Confindustria ed Eni. Così, al termine del faccia a faccia, i licenziamenti, almeno per il momento, sono stati stoppati. Si cercherà di valutare l’ipotesi di accedere ad ammortizzatori sociali che possano evitare i tagli, da settimane contestati non solo dai segretari di Fiom, Fim e Uilm ma anche dagli operai dell’azienda. Stando proprio ai segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calbrese, gli attuali contratti che legano Sudelettra ad Eni garantirebbero comunque la possibilità di attivare ammortizzatori sociali, essenziali ad evitare i ventisette licenziamenti. I delegati di Sudelettra, in assenza della proprietà, hanno deciso di valutare l’opzione. A questo punto, un nuovo vertice dovrebbe tenersi, entro i prossimi giorni, tra gli uffici di Confindustria Centro Sicilia, sempre sotto la supervisione della prefettura di Caltanissetta. La vertenza degli operai Sudelettra è solo l’ultima di una lunga serie che ha come ideale palcoscenico della crisi l’indotto della raffineria Eni.

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