Storie tese in Enimed, la Rsu contro le scelte aziendali: produzione in calo e futuro a rischio

 
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Gela. Drastica riduzione della produzione e un carico di spese eccessivo. Da tempo, ormai, le acque sono agitate nel sito locale di Enimed, uno dei principali di tutta l’isola. I lavoratori non condividono le scelte dei manager del cane a sei zampe, che nel settore dell’upstream hanno virato sulla base a terra, che ha sostituito la piattaforma Prezioso K, ma che non sembrano marciare secondo quanto previsto nel protocollo di intesa di quattro anni fa. L’ennesima rottura nei rapporti tra manager e lavoratori è sintetizzata dalla posizione assunta dalla Rsu aziendale. Negli scorsi giorni, i rappresentanti sindacali hanno avuto un confronto con la dirigenza del gruppo, ma le cose non sono affatto migliorate. Per i rappresentanti dei lavoratori, a rischio non c’è solo l’occupazione nel sito locale, ma addirittura lo stesso futuro di Enimed, che si starebbe disimpegnando. Considerazioni forti che hanno spinto la Rsu a chiamare in causa le segreterie provinciali dei chimici, chiedendo che venga fissato un incontro, immediato, con il management di Enimed.

L’allarme dei lavoratori. Per i lavoratori, infatti, mentre la produzione è in continuo calo, il gruppo starebbe invece appesantendo l’organigramma locale, assorbendo operatori di altri siti. Inoltre, verrebbero sempre più spesso utilizzati consulenti esterni per attività che potrebbero essere svolte dal personale locale. Una situazione che rischia di scoppiare, come già denunciato in più occasioni dai chimici di Cgil, Cisl e Uil, che attendono la convocazione dai manager di Enimed. Da mesi, infatti, chiedono un confronto su numeri occupazionali, investimenti e su tutte le attività correlate, a cominciare dalla manutenzione dei pozzi. Per ora, le parti sembrano decisamente distanti e le preoccupazioni dei dipendenti si fanno più forti anche a causa di quanto sta accadendo in altri siti, come nell’area di Ragusa, dove il nodo scoperto è proprio il calo netto della produzione.

6 Commenti

  1. Bravi bravi continuate cosi, diminuite la produzione come con la raffineria che poi e stata chiusa definitivamente, ma ancora non l’avete capito che vi dovete andare a fare le valigie e ve ne dovete andare fuori a lavorare come tutti gli altri vostri colleghi, che tra un po verranno tutti stabilizzati, certo voi siete gli amici dei sindacati e politici che vi hanno salvato 4 anni fa infilandovi nel Magazzino Enimed e nel magazzino Green Rafinery, Enimed non investirà a Gela, facendo 2 canti Tra Green Rafinery 200 esuberi su 400 unita, In Enimed 300 esuberi su 500 unità, Scc 140 unità, Sindial 70 unità, ( Ma per quando tempo Eni continuerà a mantenere 1000 unità a Gela tra le quali 500 in esubero senza fare niente nei divesi reparti ) Eni dalla sicilia se la vuole mollare, quindi CHIUDETE, BONIFICATE e andateve e portativi pure a tutti i vostri dipendenti, saluti a tutti

  2. Chiuderanno anche questa realtà,ma tanto abbiamo l’agricoltura e il turismo……
    Paese sempre più da abbandonare……
    Ci vuole la politica e la gente per cambiare……

  3. per fdshrweh
    Noi dipendenti eni abbiamo tanti privilegi che non sto a commentare ma il più prezioso è che ad oggi nessuno è rimasto a casa senza lavoro , non è un problema andare fuori o all’estero , il problema sono le persone come te che dall’invidia rischiano di morire di crepacuore e pagherebbero per avere il cane a sei zampe sul petto, …..per alleviare le pene terrene sputano veleno verso gli altri, DNA Gelese.

    • Io ho detto solo la verità è lo stato delle cose e come andranno le cose e che non lo vuole ammettere, Lei mi parla di invidia ma di che cosa dovrei essere invidioso di lavorare per la Merda/Eni l’azienda che fa ammalare e morire i propri dipendenti e cittadini di tumori e malformazioni in 50 anni hanno distrutto un paese digli che fanno le bonifiche e che se ne possono andare, ignorante non ce solo l’Eni per il lavoro, io ce lo un lavoro e per fortuna non lavoro con Eni, poi il cane a sei zampe stampato sul petto, pene terrene, ascoltami vatti a curare hai qualche problema serio

  4. Ecco lo sfigato di turno che gode delle disgrazie altrui. Ma vai a lavorare che di sicuro sarai un mantenuto cosa inutile.

    • Ho detto solo la verita e come stanno le cose, raccomandato e nullafacente, cosa inutile ce lei si vada a fare i giri con la macchina alla zona industriale o dentro la raffineria

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