Strada impraticabile, nessuna illuminazione e furti continui, elisuperficie…anno zero

 
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Le condizioni dell'elipista sono deficitarie da ogni punto di vista

Gela. Inaugurata in pompa magna all’inizio dell’estate del 2018 dall’allora amministrazione Messinese, a distanza di tre anni ormai l’elisuperficie dell’Asi, che funge da pista di atterraggio e decollo per l’elicottero del 118, continua ad essere ridotta in condizioni assolutamente poco dignitose.
La struttura realizzata negli anni 90, sorge su un’area di concessione gratuita del Consorzio. Sotto l’amministrazione Fasulo venne firmata una convenzione tra il Comune di Gela, la Ghelas e l’associazione Misericordia, per rendere finalmente operativa la pista e consentire alle ambulanze di risparmiare strada e tempo prezioso per trasportare in emergenza i malati fino all’elicottero.
Tra le prescrizioni inserite in quell’accordo c’erano la rimozione delle erbacce, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale ed il ripristino della recinzione e della viabilità di accesso all’elisuperficie per l’accesso sicuro dei mezzi di soccorso.
Ad oggi nessuna di queste prescrizioni è stata mantenuta, e la pista oggi è invasa dalle erbacce con i relativi disagi che i malati sono costretti a subire
Le erbacce hanno pure sommerso la manica a vento, segnale fondamentale per le manovre in fase di atterraggio e che oggi tra l’atro risulta totalmente distrutta dalle intemperie.
A peggiorare la situazione anche i ladri di ferro che approfittando dell’assenza di un vasto tratto di recinzione hanno portato via le grate dei canali di scolo della pista e i tombini della fognatura.
Non va meglio alla strada d’accesso dalla quale arrivano i mezzi di soccorso, proprio in occasione dell’inaugurazione vennero promessi interventi immediati, mai realizzati. Entrambe le strade di accesso sono pressoché impercorribili, invase dal fango e dai rifiuti e rischiose soprattutto per il trasporto di pazienti politraumatizzati.

Solo quest’anno l’elipista ha già effettuato circa una cinquantina di trasporti, oltre trecento da quando è stata aperta e resa operativa. E tutto questo senza ancora nemmeno un impianto di illuminazione che ne consenta l’utilizzo h 24. Anche di questo impegno preso dall’amministrazione non c’è più alcuna traccia, se non qualche dichiarazione alla stampa, utile più che altro ad alimentare lo scontro tra comune ed asp per le competenze, ma che di fatto non ha risolto la situazione, lasciando la struttura totalmente al buio.
Questa come tutte le altre manutenzioni della struttura rimangono a carico del Comune, al quale gli operatori della Misericordia lanciano un appello per un intervento immediato prima che la situazione degeneri.

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