Strisce blu, chiesto incontro a Sammito e capigruppo: Trainito, “dignità ai lavoratori”

 
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I lavoratori e il segretario Filcams Corallo

Gela. Risposte alla vertenza avviata dai lavoratori “storici” della sosta a pagamento. Il nuovo servizio, affidato ad una società privata, non è ancora partito. I lavoratori, per anni impegnati in questa attività, hanno avviato un sit-in e i rappresentanti sindacali Cgil hanno scritto al presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. Chiedono un incontro, alla presenza di tutti i capigruppo. “E’ ben nota a tutti la gravità della questione che, ormai da troppo tempo, pesa su questi lavoratori che ad oggi, dopo che hanno operato negli anni nel servizio, si trovano senza alcuna certezza lavorativa. Per noi è fonte di grande preoccupazione, viste soprattutto le pesanti condizioni economiche nelle quali si vedono costretti. Condizioni che, considerato il periodo di grave e grande crisi economica e sociale che perdura nel nostro territorio, assumeranno contenuti sempre più problematici – dicono il segretario confederale Cgil Rosanna Moncada e quello Filcams Nuccio Corallo – abbiamo chiesto al presidente del consiglio, e la stessa nota è stata inviata al sindaco, un incontro alla presenza dei capigruppo consiliari, al fine di trovare un percorso condiviso che possa definire e risolvere la questione. Riveste il carattere d’urgenza, nel frattempo i lavoratori fortemente preoccupati per il loro destino non escludono di intensificare le fasi di lotta”.

Il capogruppo di Forza Italia Rosario Trainito manda i primi segnali dalla politica. “A questi lavoratori bisogna dare dignità – spiega – hanno sempre operato in maniera corretta ed è giusto che possano trovare collocazione nel nuovo servizio. Non mi interessa fare propaganda politica, non è questo lo scopo. Personalmente, non conosco nessuno di loro. La società che si è aggiudicata il servizio faccia in modo di trovare le risorse per assumerli. Parliamo di lavoratori che non sono di serie B, così come non sono di serie B le loro famiglie. Anche loro hanno il diritto ad un contratto degno e alle tutele necessarie”.

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