Strisce blu ferme, Filcams: “Senza sosta si favorisce l’estorsione degli abusivi”

 
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Lavoratori e sindacalisti protestano da mesi

Gela.  Mancati introiti per le casse del Comune fino a 300 mila euro e il via libera “all’estorsione” dei parcheggiatori abusivi. Sono gli effetti del fermo del servizio di sosta a pagamento, bloccato ormai da un anno e adesso affidato alla Ghelas Multiservizi. La Filcams Cgil, con i sindacalisti Emanuele Scicolone e Nuccio Corallo, si appella ancora una volta alla futura amministrazione comunale. Gli ex lavoratori non sono stati assorbiti e il sindacato indica responsabilità sia dell’ex sindaco Domenico Messinese, che non è riuscito a riaffidare il servizio, sia del commissario Rosario Arena.

“Il futuro sindaco ripristini il servizio – dicono i sindacalisti – e dia certezze ai lavoratori e alle loro famiglie”. Dalla Ghelas, l’amministratore Gianfranco Fidone, fa sapere che gli operatori della municipalizzata sono pronti a prendere servizio, ma mancano alcuni adempimenti di competenza del Comune. Di recente, Arena ha approvato le tariffe per il parcheggio a pagamento nelle zone della città previste.

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