Gela. Le procedure che consentirono, durante l’amministrazione dell’ex sindaco Domenico Messinese, all’azienda locale Blue Line di gestire il servizio di sosta a pagamento erano finite al vaglio dei pm della procura. I magistrati hanno indagato sugli affidamenti e sulle proroghe, concentrandosi sul 2016. Dopo gli accertamenti e le verifiche, le indagini sono state chiuse. Tra le contestazioni che vengono mosse, ci sono l’abuso d’ufficio e la turbativa. L’inchiesta, da quanto emerge, si è concentrata sui rapporti tra l’azienda e Palazzo di Città. Le indagini sono state chiuse nei confronti di uno degli allora responsabili della Blue Line e del rup del Comune che si occupò delle procedure e dell’iter amministrativo.
Adesso, attendono le ulteriori determinazioni dei pm, che potrebbero richiedere il rinvio a giudizio per entrambi. Pare che le difese abbiano escluso qualsiasi anomalia, facendo riferimento ad atti ufficiali del Comune, che indicavano le modalità da seguire per riattivare il servizio e assegnarlo. Dopo la gestione Blue Line, il servizio rimase fermo per un lungo lasso di tempo. Ora, ad occuparsene è la municipalizzata Ghelas, senza ricorrere ad affidamenti esterni.
