Strisce blu, presunte irregolarità per l’affidamento a “Blue Line”: aperto giudizio

 
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Gela. Le indagini risalgono al periodo dell’amministrazione comunale dell’allora sindaco Domenico Messinese. Gli investigatori si concentrarono su presunte irregolarità nella gestione del servizio di sosta a pagamento, in quel frangente portato avanti dalla società privata “Blue Line“. Le indagini furono chiuse sul finire del 2020. I pm della procura hanno poi ottenuto il giudizio per uno dei responsabili della società, Rocco D’Assenza, e per un funzionario comunale, Luigi Buttiglieri (che svolse compiti di rup). In settimana, davanti al collegio penale del tribunale, si è aperto il dibattimento. Tra le contestazioni che vengono mosse, secondo gli inquirenti si sarebbero concretizzate ipotesi di reato come l’abuso d’ufficio e la turbativa. Furono valutati diversi atti della procedura, compresi quelli delle proroghe concesse alla ditta locale. Addebiti che già nelle fasi precedenti i due coinvolti hanno respinto. Per le difese, sostenute dagli avvocati Filippo Spina e Giuseppe Condorelli, non ci sarebbe stata nessuna anomalia nelle procedure legate al servizio di sosta a pagamento, che dopo la conclusione dell’affidamento a “Blue line” venne assegnato in house alla Ghelas multiservizi.

Solo di recente, c’è stata la decisione di affidarsi ancora ai privati, con una gara che è stata assegnata e con il nuovo servizio, comprensivo dei parcheggi, che dovrebbe partire entro metà agosto. Nel giudizio in corso, con l’apertura del dibattimento, sarà la volta dei testimoni, che saranno sentiti davanti al collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore.

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