Stroncato da un malore? Un perito nel caso Lo Coco: la sua ex e il compagno dai giudici

 
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Gela. La morte di Calogero Lo Coco, ritrovato senza vita all’interno di una villetta a Manfria, verrà nuovamente approfondita davanti ai giudici della corte d’assise d’appello di Caltanissetta.

  Morì per un malore? I magistrati, infatti, hanno detto sì alla richiesta arrivata dai difensori dei due imputati Gaetano Biundo e Rosaria Nicosia, già condannati in primo grado a cinque anni ciascuno di detenzione con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Gli avvocati Maurizio Scicolone e Giuseppe Fiorenza hanno chiesto di sentire in aula uno dei periti che valutò le cause della morte di Lo Coco nel corso del procedimento di primo grado. Stando alla difesa, i due imputati si difesero dalla rabbiosa aggressione della vittima, ex marito di Rosaria Nicosia che intanto aveva intrapreso una relazione con Gaetano Biundo. La morte di Lo Coco, quindi, sarebbe da legare ad un malore causato da ipoglicemia alcolica, un processo che avrebbe accelerato la fine dell’uomo. Il perito Paolo Procaccianti, docente presso l’università di Palermo, verrà sentito il prossimo 10 giugno. In primo grado, cadde l’accusa di omicidio inizialmente contestata ai due imputati.

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