Strozzato dai debiti chiuse l’azienda edile, ora potrà pagare un importo meno pesante

 
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Gela. Messo finanziariamente a dura prova da debiti per quasi duecentomila euro, fu poi costretto a chiudere la propria azienda edile. Per non subire ulteriori conseguenze, un imprenditore locale ha deciso di aderire alla composizione della crisi da sovraindebitamento. Il relativo accordo è stato omologato dal giudice civile del tribunale, al quale si sono rivolti i suoi legali di fiducia, gli avvocati Sebastiano Pizzardi e Gaetano D’Arma. E’ stato provato che la crisi dell’azienda fu causata da debiti contratti per portarla avanti, evitando il fermo delle attività. Il passivo verso banche, società finanziarie ed enti pubblici diventò però troppo pesante. In base all’accordo definito, potrà pagare un totale di circa 130 mila euro, ma dilazionato nel corso del tempo e a rate, anche di limitata entità. Un’intesa che è stata accettata dai creditori.

Si allungano le fila di chi non riesce più a sopperire alla crisi e deve rifugiarsi negli strumenti che la normativa ha messo a disposizione, soprattutto per evitare il ricorso all’usura oppure a conseguenze ancora più estreme.

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