"Struttura societaria di Impianti politicizzata", Greco: "Non è pronta per il servizio in città"
Gela. L’audizione di ieri delle tre commissioni consiliari sviluppo economico, bilancio e ambiente, che a Timpazzo hanno avuto modo di confrontarsi con il manager di Impianti Srr, l’ingegnere Giovanna...
Gela. L’audizione di ieri delle tre commissioni consiliari sviluppo economico, bilancio e ambiente, che a Timpazzo hanno avuto modo di confrontarsi con il manager di Impianti Srr, l’ingegnere Giovanna Picone, e con il responsabile tecnico, l’ingegnere Grazia Cosentino, amplia ancora di più il margine tra la società che ha ottenuto l’affidamento del servizio in house e l’amministrazione comunale. Il sindaco Lucio Greco non accoglie per nulla le indicazioni emerse e parla inoltre di una “struttura politicizzata”, riferendosi a quella di Impianti Srr, società che ha ottenuto l’affidamento del servizio rifiuti (ancora non partito in città) e gestisce la piattaforma di Timpazzo. Il sindaco conferma i dubbi che già in passato aveva pubblicamente espresso. “Fin dall’inizio avevo intuito che un servizio di raccolta differenziata di così grande portata, per la nostra città, avrebbe incontrato molte difficoltà ad essere gestito da una società come Impianti Srr. Temevo, infatti, che una struttura, priva di qualsiasi esperienza in questo settore e per di più politicizzata – dice – si sarebbe preoccupata maggiormente degli equilibri politici a discapito dell’efficienza del servizio. I fatti, come dimostra l’incontro di ieri fra le tre commissioni consiliari e i vertici della società, confermano in pieno i miei dubbi”. L’avvocato Greco, come ha più volte spiegato anche nelle ultime settimane, precisandolo nell’ordinanza di proroga a Tekra, esclude che il mancato avvio in città del servizio in house di Impianti sia da addebitare all’amministrazione comunale. “È stato il cda della Srr4 che ha deciso di far partire prima il servizio nei piccoli Comuni. Non si può approfittare della crisi finanziaria del nostro Comune per ribaltare ritardi imputabili solo ad Impianti Srr. Se è vero infatti che noi non abbiamo potuto sottoscrivere il contratto attuativo – continua il sindaco – è altrettanto vero però che loro non sono pronti per far partire il servizio. Pur potendo contare sulla complicità di alcuni consiglieri comunali di opposizione, l’amministratore non ha potuto non ammettere che il parco mezzi non è ancora pronto così come non è ancora stata conclusa la selezione pubblica per le assunzioni. Tentare di attribuire quindi alla mia amministrazione il ritardo nell’avvio del servizio non solo è ingeneroso ma conferma che le mie perplessità, se non la mia contrarietà, nell’affidare il servizio ad Impianti Srr si dimostrano fondate”. Così come riferito ieri dall’assessore all’ambiente Ivan Liardi, anche il primo cittadino è certo che il Piano economico finanziario e le tariffe Tari, che a breve dovrebbero arrivare in consiglio comunale, sono comunque propedeutiche alla firma del contratto.
“Riguardo poi ai dubbi espressi da alcuni consiglieri circa l’approvazione del Pef senza la sottoscrizione del contratto attuativo, mi preme sottolineare che la procedura seguita dall’amministrazione è corretta in quanto la sottoscrizione del contratto deve essere preceduta dall’approvazione del Pef. I consiglieri possono stare tranquilli. Continuerò a garantirli – conclude l’avvocato – così come è stato fatto per la questione relativa al bilancio. Può stare tranquilla anche l’amministratore Picone, continuerò a lavorare e prenderò le dovute decisioni, solo nell’interesse esclusivo dei miei concittadini. Spero che tutti gli altri agiscano allo stesso modo”. Ieri, il manager di Impianti ha confermato il ricorso al Tar per contestare il contenuto dell’ordinanza del sindaco che proroga il servizio a Tekra e che ritiene si basi solo sull’attribuzione di responsabilità proprio all’in house e alla Srr4.
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