“Su infrastrutture servono fatti concreti”, sindacati incontrano Cancelleri: “Fiducia condizionata”

 
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Le organizzazioni sindacali chiederanno fatti concreti al viceministro e all'assessore regionale

Gela. Intere province tagliate fuori dallo sviluppo infrastrutturale. I territori di Caltanissetta, Agrigento ed Enna sono al palo, soprattutto a causa del fermo di maxi cantieri che, sulla carta, avrebbero dovuto assicurare nuovi collegamenti. Confederali ed edili chiederanno al neo viceministro Giancarlo Cancelleri di fare chiarezza sulla sorte di queste opere. Per il 5 ottobre è stato fissato un incontro, alla presenza dell’assessore regionale Marco Falcone. “In provincia di Caltanissetta – dicono i sindacalisti – tante aziende sono al collasso e il rischio concreto è di perdere altri posti di lavoro”. Non è da escludere che i vertici di Cgil, Cisl e Uil possano chiedere particolari misure da attuare in questi territori.

I nodi cruciali rimangono arterie come la 640 e la 189. Senza la vera ripresa dei cantieri, lo stallo sarà quasi definitivo. Anche per queste ragioni, i sindacati parlano di “fiducia condizionata ai fatti”.

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