“Su Patto per il Sud rapina di Musumeci”, Bennici: “Città è una nave alla deriva”

 
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Bennici chiede l'intervento della Regione

Gela. “Una certa politica, con l’intera filiera del Pd, ha portato alla chiusura della raffineria, avvantaggiando Livorno. Oggi, invece, la storia si ripete con i soldi del Patto per il Sud e dobbiamo ringraziare Musumeci, Mancuso e Greco”. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sandra Bennici non si fida affatto delle rassicurazioni arrivate dall’assessore regionale Mimmo Turano, che in commissione bilancio all’Ars ha concesso centoventi giorni all’amministrazione comunale per presentare progetti cantierabili, da finanziare. Già ieri mattina, nel corso della seduta di consiglio comunale, Bennici ha sollevato il dubbio sui fondi che dovrebbero servire a coprire i progetti. Saranno quelli del Patto per il Sud, definanziati dal governo regionale, oppure si tratta di stanziamenti diversi? “L’assessore alla domanda se i finanziamenti dei progetti, considerati quasi pronti, erano quelli riferiti ai trentatré milioni di euro oppure ad altre fonti non meglio specificate, non ha saputo rispondere. E’ evidente che i marcantoni catanesi furbescamente – dice Bennici – hanno preso in giro i nostri rappresentanti cercando di prendere tempo per far si che tutta la procedura diventi irreversibile, con buona pace di Greco, di Liard, dei deputati e dei cittadini gelesi tutti. Amministrare significa dire la verità e al momento opportuno far valere con ogni mezzo le ragioni della propria città. Ad oggi, ciò non è stato fatto e l’amministrazione non si è posta alla testa di una protesta di popolo, anche se qualcuno afferma che ricorrerà al Tar per vizi procedurali. Saper amministrare significa gestire procedure e rapporti politici e oggi purtroppo la città è acefala, una nave alla deriva senza nocchiero”. Ci sarebbero, quindi, responsabilità da parte del sindaco e della sua giunta. Il consigliere di Fratelli d’Italia contesta anche le decisioni della giunta Musumeci, della quale fa parte anche il suo partito. “Sui trentatré milioni, l’assenza di una classe politica locale all’altezza della situazione, scelta a volte con un click – continua – ha determinato una rapina eclatante e fulminea, di cui il primo responsabile sembra proprio il padrino di quest’amministrazione, il presidente della Regione Nello Musumeci”.

Per Bennici, l’opposizione ora deve chiedere date precise e valutare se effettivamente i progetti siano pronti. “Sarà opportuno che tutta l’opposizione intervenga con la richiesta urgente di avere una relazione dettagliata e puntuale di tutte le opere pubbliche già finanziate – conclude – con lo stato dei progetti e il cronoprogramma, evidenziando le criticità attuali, così da porvi rimedio con ogni sollecitudine”.

2 Commenti

  1. Mi spiace dottoressa Bennici, lei , ballerina politica, prima con crocetta poi con Fasulo ed eletta con la sinistra “Polo civico” , a che cosa volesse illudere, al governo regionale ci fa Parte il suo nuovo partito Fdi, visto che ne cambia uno all’anno,se non li sa se li faccia dire dall’ing. Mauro e poi lo esterna lei. Copia e incolla

  2. Oggi che di CDX e i riferimenti regionali sono della sua parte, lasci perdere ogni cosa e va direttamente da Musumeci per restituire i finanziamenti a Gela.
    Cosa serve il suo misero populismo !!!

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