“Su sanità Mancuso offende Gela”, Siragusa e dem: “Non pensi al suo tornaconto politico”

 
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Gela. “Mancuso manca di rispetto a Gela e al nostro nosocomio. Non l’ha neanche citato e non mi pare che sia un caso”. Il segretario cittadino del Pd Guido Siragusa, proprio sulla sanità locale, rilancia la sfida al parlamentare Ars, che questa mattina ha accusato i dem di “strumentalizzare” il tema. “Forse, avrebbe fatto meglio a tacere – dice Siragusa – è stato tra i deputati regionali del territorio che hanno ricevuto maggiori consensi. Dopo quattro anni, però, il nostro ospedale è ridotto ai minimi termini. Reparti sottodimensionati, personale che manca e medici e operatori costretti a fare i salti mortali, con grande professionalità, per mantenere i livelli di assistenza, mentre la Regione e il governo sostenuto da Mancuso non fanno altro che tagliare. Vorrei capire a che punto è la terapia intensiva, peraltro finanziata con somme private, quelle di Eni? Perché il pronto soccorso infettivologico non è ancora a pieno regime? Perché Mancuso non fa una visita al nostro ospedale? Si accorgerebbe di tante cose e di reparti chiusi, con personale sempre più limitato, da un punto di vista numerico, ma che continua egregiamente a contrastare la pandemia da Covid”. Il segretario cittadino considera piuttosto incoerente la posizione di Mancuso, nel rapporto con il management di Asp. “Ma cosa è cambiato? Fino a pochi mesi fa, Mancuso chiedeva una specie di esilio per il manager Alessandro Caltagirone e oggi, invece, lo incensa e gli fa i complimenti per la gestione del sistema sanitario locale – continua il segretario cittadino – spero che il deputato e il manager possano spiegarci cosa sia cambiato, nell’arco di pochissimi mesi”. Mancuso ha parlato di un livore dem che sarebbe da collegare ad un “declino” del partito, che si tenta di coprire attaccando sulla sanità. “Declino? Forse, lo vede solo Mancuso – continua Siragusa – se non sbaglio, a livello nazionale il Pd è dato ben al di sopra del venti per cento, mentre Forza Italia arriva al sette per cento. Penso che probabilmente sia Mancuso ad iniziare a temere per il suo seggio, per questo non fa altro che attaccare il Pd e mancare di rispetto alla città”. Siragusa sembra aver scattato una fotografia politica delle mosse del parlamentare forzista. “Manca poco alla fine dell’esperienza di questo governo regionale – dice ancora – invito Mancuso, in questi ultimi mesi, a fare qualcosa per la città e per un ospedale tormentato dai tagli e dalle chiusure. Non pensi solo al suo tornaconto politico ed elettorale”.

Anche il partito provinciale ha diffuso una nota, a seguito di quanto affermato dal parlamentare azzurro. “Siamo alle solite, pur di attaccare deliberatamente i dirigenti provinciali del Partito Democratico un parlamentare di Forza Italia, che da più di quattro anni è in maggioranza, quindi al governo, prende le difese dell’Asp. Lo stesso parlamentare che definiva i vertici Asp inadeguati, evidentemente cambia idea spesso e tenta di creare confusione per disorientare, pertanto, è necessario fare chiarezza. Nessuno di noi, dirigenti del Pd, ha mai mancato di rispetto a tutto il personale sanitario anzi a loro va, sempre, il nostro sostegno e la nostra vera e sincera gratitudine e su questo nessuno e a nessun titolo deve stravolgere, strumentalmente, le nostre dichiarazioni. Il Partito Democratico fa politica con serietà e responsabilità sempre dalla parte dei cittadini e delle cittadine, in questo caso dei pazienti bisognosi di cure mediche, che purtroppo a causa di una disorganizzazione evidente non sono assicurate. Lo sciacallaggio lo lasciamo a chi usandone il termine ne conosce il significato magari avendolo praticato.  Il punto ancor più drammatico però ed è serio e riguarda il diritto alla salute dei cittadini e delle cittadine di Gela e del territorio che insiste intorno poiché l’ospedale “Vittorio Emanuele” versa in una condizione devastante e in questi quattro anni si sono fatti solo passi indietro ingiustificabili. Avviso ai naviganti, noi andiamo avanti”, si legge nella nota diffusa dal partito provinciale.

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