Sui panetti d’hashish spacciato il marchio “Porsche”, due minori sott’accusa

 
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Gela. I loro telefoni cellulare intercettati dai carabinieri del reparto territoriale oltre al monitoraggio delle conversazioni tenute sui social network.

La Porsche sull’hashish. Così, sono stati individuati due minori che, nel giugno di quattro anni fa, finirono al centro dell’operazione antidroga “Porsche”. Sui panetti d’hashish sequestrati, infatti, era proprio impresso lo stemma della prestigiosa casa automobilistica. I due, adesso, si trovano sotto processo davanti ai giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta. Stando ai magistrati, gli imputati, difesi dagli avvocati Carmelo Tuccio e Giovanna Cassarà, avrebbero fatto parte del gruppoche gestiva l’arrivo della droga dalle piazze di Palermo e Catania, utilizzando anche un canale informatico come facebook. Davanti ai giudici, sono stati ascoltati i carabinieri che si occuparono di seguire per intero le indagini, durate diversi mesi. Fondamentale diventa il contenuto delle intercettazioni che incastrerebbe i due giovani. Nel corso della prossima udienza del 13 aprile, sarà assegnato l’incarico di analizzarle direttamente ad un perito. 

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