Sui rifiuti è ancora scontro, Forza Italia attacca sulle proroghe: l’inquinamento del Gattano? Siciliano, “troppe esagerazioni giornalistiche”

 
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L'ex assessore Francesco Salinitro, il sindaco Domenico Messinese e il vice Simone Siciliano

Gela. Rifiuti e l’inquinamento alla foce del torrente Gattano.


L’appalto rifiuti. Questa volta, il no alle mosse della giunta arriva dai banchi di Forza Italia e da quelli del Movimento cinque stelle. Il forzista Salvatore Scerra, infatti, ha contestato su tutta la linea, nel corso della seduta di question time, la gestione del sistema rifiuti condotta dall’amministrazione comunale, con in testa l’assessore Simone Siciliano. “Serve una gara ad evidenza pubblica – ha spiegato Scerra – soprattutto, perché non è più tollerabile la politica delle proroghe infinite alla Tekra. Avete bocciato la gara ponte, ritenendola quasi fuori legge. Purtroppo per voi, però, non è così. La stanno bandendo a Caltanissetta e non vedo perché, in attesa di quella complessiva da sette anni, non si possa avviare l’iter anche in città. Vantate percentuali altissime di raccolta differenziata, ma allora perché le tariffe da pagare non diminuiscono per i cittadini e, soprattutto, perché interi quartieri della città sono pieni di rifiuti?”. Il vicesindaco Simone Siciliano è tornato ad analizzare i numeri della raccolta differenziata. “Siamo praticamente vicini al cinquanta per cento, con enormi vantaggi per l’ente – ha spiegato – ci vogliono sforzi sempre maggiori per avere una città diversa dal passato e pulita. Tra le incognite, però, rimane un piano economico finanziario da adeguare alle reali esigenze del servizio”. Le posizioni del vicesindaco e del forzista rimangono distanti.

I depuratori “fantasma”. Vincenzo Giudice del Movimento cinque stelle, invece, ha chiesto spiegazioni su uno dei tanti “misteri” di questa città, i piani di edilizia economica e popolare, a cominciare dalla mancata realizzazione dei depuratori che avrebbero dovuto servire i complessi residenziali realizzati negli ultimi anni. “Con una revisione delle concessioni – ha detto il consigliere – è stato consentito ai costruttori di allacciare le abitazioni realizzate al depuratore di Macchittella, già sovraccarico. Chi lo ha permesso? Ci sono responsabilità? Dove sono finiti i cinquecentomila euro stanziati per i depuratori mai realizzati? Alla fine, con i sovraccarichi, le acque del Gattano hanno dovuto sopportare gli scarichi non depurati”. L’assessore Francesco Salinitro e il vicesindaco Simone Siciliano hanno fatto un breve resoconto di quanto accaduto in passato. Per Salinitro, i soldi dei depuratori non realizzati, in base ai dati raccolti, sarebbero stati dirottati sul potenziamento dell’impianto di Macchitella. “Su questo versante – ha aggiunto – le verifiche sono in corso”. Il botta e risposta tra il grillino Giudice e il vicesindaco Siciliano è diventato piuttosto teso proprio sul tema dei dati delle acque del Gattano. “I risultati di un campionamento del 9 agosto – ha detto Siciliano – danno esito ben al di sotto delle soglie di inquinamento. Quanto emerso anche sulla stampa, con la campagna di monitoraggio di Goletta Verde, è solo frutto di esagerazione dei media, che non traggono spunto dai dati veri. L’ente ha scelto di tutelarsi, anche per via giudiziaria”. Giudice ha respinto la ricostruzione di Siciliano. “Allora i dati di Goletta Verde sono falsi o sono stati volutamente modificati? – ha chiesto – è assurdo”. La giunta ha preannunciato interventi di manutenzione nella zona di via Giove, come chiesto dal capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta, che ha portato in aula le lamentele dei residenti della zona.

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