“Syndial esclude le aziende locali”, il protocollo d’intesa violato: nuova emergenza nell’indotto

 
2

Gela. Le aziende locali escluse dagli appalti di Syndial, la società del gruppo Eni impegnata in attività di bonifica e smantellamento nel sito locale. Una presa di posizione in tal senso arriva dal gruppo parlamentare all’Ars del Pd, con il deputato Giuseppe Arancio. “Con la firma del protocollo d’intesa del novembre del 2014 l’Eni si era impegnata a dare continuità lavorativa a tutte quelle aziende che operavano attraverso contratti con la raffineria – dice – purtroppo, a distanza di quattro anni, per tutte le attività di bonifica e smantellamento gestite oggi da Syndial si assiste ad un ingiustificato ostracismo nei confronti di società di servizi che per anni hanno operato nel campo delle bonifiche e che oggi si vedono escluse a vantaggio di aziende non del territorio”. Le aziende locali, quindi, verrebbero messe da parte, a vantaggio di gruppi che arrivano da altre aree della penisola.

“E’ estremamente grave che le aziende che si vogliono avvalere di laboratori locali – continua il deputato – siano perfino invitate ad escluderli dalle attività all’interno della raffineria. Un atteggiamento che sta penalizzando fortemente le imprese e i lavoratori e sul quale è assolutamente indispensabile che i soggetti firmatari del protocollo d’intesa operino un’attenta vigilanza nei confronti della stessa Syndial. Se necessario, bisognerà avviare una incisiva azione di censura”. Una delle tante storture del protocollo d’intesa di quattro anni fa, costato tanto in termini elettorali proprio alla stesso Pd locale, che con l’allora giunta Fasulo appose la firma all’atto. In diverse occasioni, anche i sindacati hanno denunciato la tendenza della multinazionale ad affidarsi a società non locali, che in gran parte optano per personale già alle proprie dipendenze, restringendo gli spazi di impiego ai lavoratori locali.

2 Commenti

  1. x che ti fai sentire solo adesso x fare il buono, io sono x le aziente locali x ro le aziente locali non pagano i lavoratori regolare e nessuno fa niente i sintacati neanche e lei vuole tutelare chi. le aziente locali sono amici degli amici vero, non versano il tfr i lavoratori sotto pagati e tutti sanno e nessuno fa niente ok grazie non bisogna fare i ruffiani x avere il voto…..

Rispondi a carmelo Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here