Tante carenze al “Vittorio Emanuele”, management Asp ha incontrato i primari del nosocomio

 
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Gela. L’obiettivo, anche se non è la prima volta che viene annunciato, è un pieno rilancio dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. È stato indciato in occasione dell’incontro di ieri tra il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, il direttore sanitario, la direzione medica di presidio e i primari responsabili dei principali reparti dell’ospedale.
Un’occasione di confronto per analizzare con oggettività, ascoltando chi lavora sul campo, le problematiche derivanti dalle difficoltà registrate nel reclutamento di personale. Un tema che interessa in modo trasversale numerosi settori in tutta Italia e in modo particolare i reparti di emergenza-urgenza e il pronto soccorso. Sono state già vagliate alcune possibilità da adottare nel breve per contrastare le criticità del momento, rispetto alle quali saranno forniti maggiori dettagli una volta definite del tutto.
Nel corso dell’incontro si è discusso anche delle procedure concorsuali, in itinere, per reclutare professionisti destinati esclusivamente al presidio locale. Un’azione di attenzione particolare, messa in campo già diversi mesi fa dalla direzione per dare al “Vittorio Emanuele” una dotazione di personale stabile.

Una visione condivisa, quella del pieno rilancio dell’ospedale, e su cui sia la direzione che i professionisti hanno espresso ieri gli stessi obiettivi. Tra le attività concordate che verranno realizzate c’è anche una comunicazione pubblica finalizzata a far conoscere più da vicino ai cittadini tutti i servizi assistenziali che questo presidio offre.
“È stata un’occasione proficua – ha ribadito il direttore generale Alessandro Caltagirone – per fare il punto su tutte le azioni da mettere in campo per il pieno rilancio dell’ospedale. È obiettivo di questa amministrazione proseguire il percorso già intrapreso per rendere questa struttura sempre più attrattiva, sia per i pazienti, che per gli operatori sanitari che la sceglieranno come sede di lavoro”. Prima di tutto, però, servono riscontri concreti, mentre il pronto soccorso è in costante affanno e i reparti soffrono d gravi carenze, anzitutto di personale.

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