Tante mosse politiche e la giunta con chi sta? Siciliano, “siamo moderati di centro e a breve ci schiereremo”

 
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Gela. La “frenesia” politica delle ultime settimane, tra voti trasversali sul bilancio di previsione 2016 e la nascita ufficiale di Sicilia Futura, lambisce anche la giunta comunale. “Non siamo indifferenti alle recenti mosse politiche”. Da tempo, infatti, il sindaco Domenico Messinese e i suoi assessori vengono invitati a schierarsi. Dopo l’addio traumatico dal Movimento cinque stelle, quella del sindaco rimane una giunta “in cerca di autore”. Insomma, molti chiedono proprio al primo cittadino di schierarsi. Adesso, cosa accadrà davanti ai recenti assestamenti? “Anche noi notiamo – spiega il vicesindaco Simone Siciliano – che i movimenti si stanno susseguendo e di certo non rimaniamo indifferenti. Ogni aiuto a supporto della città sarà sempre utile, purché ovviamente arrivi nel senso del cambiamento e non per consentire a chi è uscito dalla porta di rientrare dalla finestra”. Il sindaco e il suo vice, quindi, scrutano le mosse. “Una cosa è certa- aggiunge Siciliano – questa giunta avrà a breve una collocazione politica più definita. Di certo, il nostro riferimento è il centro moderato e lì crediamo possano arrivare ulteriori sviluppi che vadano a riguardare l’evoluzione della città. Allo stato attuale, non è possibile dare ulteriori riferimenti. Certamente, non stiamo né a destra né a sinistra, secondo le accezioni classiche”. A breve, quindi, dovrebbe emergere una scelta chiara da parte della giunta. “Sicuramente, vicende come quella che ha portato alla nascita di Sicilia Futura vanno guardate con interesse, anche per comprendere quali possano essere gli sviluppi – conclude il vicesindaco – mi dispiace che dal voto sul bilancio di previsione siano emerse, in maniera piuttosto evidente, le volontà politiche di chi, invece, dice no a prescindere solo per far male alla città. Probabilmente, sapevano che il bilancio sarebbe stato comunque votato favorevolmente e, quindi, ne hanno approfittato per ribadire posizioni decisamente strumentali, anche perché il bilancio non può essere valutato come un atto politico, essendo invece un documento che dà le basi finanziarie al governo della città”.

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