Tanti continuano a partire, in un anno più di mille cancellazioni dall’anagrafe

 
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Gela. Qualcuno che torna in città c’è ancora, decidendo di iscriversi all’anagrafe dei residenti, tanti però continuano ad andarsene. Il trend è negativo, almeno in base ai dati dell’Istat che risalgono allo scorso anno. Nel 2016, infatti, all’anagrafe spuntano 786 nuove iscrizioni, da altri comuni o dall’estero, ma allo stesso tempo si registrano 1.173 cancellazioni, ovvero residenti che se ne sono andati in altri comuni italiani o esteri. Quindi, il saldo è negativo, toccando quota -387. Numeri in rosso che si trascinano oramai dal 2010, con l’unica eccezione del 2013.

La crisi che pesa. Per il resto, la valigia sembra l’unica soluzione per tanti gelesi che dicono addio alla città. Mancano ancora i dati aggiornati al 2017, ma la crisi economica e la costante assenza di soluzioni occupazionali non sembrano poter garantire percentuali favorevoli. A far pesare il carico della crisi, anche la flessione occupazionale tra gli impianti della fabbrica Eni. I dati diffusi dall’Istat tracciano i contorni di una città che nel 2015 contava su 75.827 residenti e, solo un anno dopo, ne mette insieme 75.458.

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