Tanti debiti ma pochi consiglieri in aula: “A rischio il patto di stabilità”

 
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Gela. Sul tavolo della discussione c’erano debiti fuori bilancio per oltre 690 mila euro, la quasi totalità prodotti da precedenti amministrazioni comunali. Peccato, però, che alla seduta di consiglio comunale fissata per giovedì sera si siano presentati in pochi: il pendolo, durante l’intera riunione, è oscillato tra tredici e quattordici unità, la quota minima indispensabile per poter andare avanti.

L’iniziale assenza del primo cittadino Angelo Fasulo e dei componenti del collegio dei revisori dei conti, inoltre, ha imposto una breve sospensione.
“Senza amministrazione e tecnici in aula – ha detto Rocco Giudice del Pd – non possiamo proseguire la seduta”.
I “superstiti” di maggioranza e opposizione, alla fine, hanno detto sì ad una decina di debiti inseriti all’ordine del giorno su un totale, però, di oltre settanta. I dubbi più decisi sono stati espressi, davanti al primo cittadino, dal socialista Piero Lo Nigro.
“Chiedo, qualora si decidesse di non ritirare gli atti per approfondirli meglio – è intervenuto – di posporre la trattazione di tutti quei debiti che potrebbero andare in contrasto con il rispetto del patto di stabilità già fissato per l’anno finanziario in corso. Non possiamo rischiare di accontentare alcuni, coprendo finanziariamente i loro crediti, e lasciare insoddisfatti altri che sbatterebbero contro il muro del patto di stabilità interno”. Perplessità che sono state accolte da Guido Siragusa dell’Udc.
“Concordo con questa linea – ha aggiunto – però, è anche vero che in quest’aula stiamo affrontando una questione politica. L’amministrazione cerca di togliere da sotto al tappeto tutta la polvere, ovvero i debiti fuori bilancio, creati da precedenti giunte. Su un totale di 692 mila euro di debiti fuori bilancio portati in aula, circa 670 mila sono da addebitare a precedenti gestioni. Questo è un fatto”.
Oltre alle tante assenze nelle fila del Partito Democratico, anche gli esponenti di Articolo 4 hanno scelto di disertare i banchi in evidente contestazione con l’attuale gestione di giunta adottata dal sindaco Angelo Fasulo. In verità, non sono mancate le defezioni neanche sul fronte dell’ex Mpa e dei gruppi autonomi.
Alla fine, davanti ad atti ancora troppo intricati da dipanare in aula e ad un numero di consiglieri che a stento riusciva a mantenersi sulla soglia vitale di 12, lo stesso Piero Lo Nigro ha chiesto, con successo, di spostare la seduta al prossimo 23 aprile. I debiti fuori bilancio, tra sentenze passate in giudicato per espropri o sinistri stradali con responsabilità dell’ente, non smettono di creare tensioni e palesi incrinature politiche.


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