Tecnologia ed alimentazione, lo “Sturzo” guarda al futuro

 
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Gela. L’Istituto statale Luigi Sturzo che comprende l’Alberghiero e il Commerciale si adatta alle nuove esigenze degli studenti diventando più funzionale ed idoneo ad erogare la didattica a distanza al 50%. La dirigente dello Sturzo, Rita Cardamone, mira anche a potenziare l’aspetto tecnologico dell’Istituto, mediante l’adozione di nuovi software di apprendimento, al fine di fronteggiare al meglio l’emergenza da pandemia nonché trarne risultati positivi in merito all’apprendimento didattico dei propri studenti che ancora per qualche mese non potranno tornare al 100% in presenza. “Nonostante gli aspetti negativi la pandemia ci ha davvero insegnato tanto – sottolinea la dirigente, Rita Cardamone – ed è quindi necessario ripartire offrendo agli studenti nuove opportunità. Si prevede, infatti, l’avvio di laboratori funzionali per tutte le discipline e nuove metodologie di studio”.

Mille piantine, fornite dall’azienda forestale, saranno piantate all’esterno dell’Istituto, al fine di realizzare un polmone verde per la città. La cucina sarà invece esaltata attraverso piantine autoctone. Inoltre, la dirigente ha accolto come una sfida l’opportunità di sviluppare il programma di cucina mediterranea nel mondo e di cucina a km 0. L’Alberghiero e il Commerciale sono due istituti scolastici da considerare come l’uno il completamento dell’altro, in quanto forniscono le competenze necessarie per sviluppare un valido servizio turistico ed economico per il territorio. “Essere a conoscenza delle basi marketing, dell’economia e della grafica pubblicitaria – evidenzia la dirigente dello Sturzo, Rita Cardamone – è davvero fondamentale soprattutto per coloro i quali mirano ad avviare una propria impresa”. Il ruolo della scuola è indispensabile per scongiurare l’incrementare dello spopolamento delle eccellenze e come sostenuto dalla dirigente scolastica, è fondamentale diffondere i concetti di innovazione e differenziazione, così da favorire un arricchimento delle proprie conoscenze per poi spenderle nel proprio territorio.

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