Tekra dice no all’assemblea dei lavoratori: sindacati, “è una grave violazione”

 
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Gela. L’assemblea, sul nuovo servizio rifiuti e sul futuro più immediato dei lavoratori dei Comuni delle “cinque terre” e di Niscemi, era stata convocata dalle organizzazioni confederali di Cgil, Cisl e Uil e da quelle di categoria. Gli operai sono attualmente alle dipendenze di Tekra, i cui responsabili hanno detto no all’incontro indetto dai sindacati. Per i referenti dell’azienda campana non ci sono le condizioni di sicurezza, soprattutto in una fase di pieno contagio Covid. Non l’hanno autorizzato. Un diniego che i sindacati non hanno per nulla ben accolto. “Non possiamo che esprimere la nostra contrarietà nei confronti della posizione assunta dalla ditta considerato che  l’assemblea si sarebbe svolta all’aperto, con il rispetto delle misure di sicurezza previste, e che le esigenze organizzative di cantiere non possono negare ed escludere le prerogative sindacali dei lavoratori nè tantomeno intendevamo avallare comportamenti rischiosi per la sicurezza dei lavoratori stessi che  avrebbero dovuto spostarsi insieme così come affermato dalla Tekra”, spiegano in una nota congiunta i confederali Rosanna Moncada, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro e i segretari di categoria Paolo Anzaldi, Mario Stagno e Filippo Manuella. Per l’azienda, anche le esigenze di cantiere, in questa fase, non permetterebbero di concentrare i lavoratori, per un’assemblea. Conclusioni che i sindacati considerano del tutto fuori dalla disciplina a tutela dei diritti dei lavoratori. L’assemblea, che era in programma nel cantiere di Mazzarino, non si farà ma i sindacati convocheranno i loro iscritti, nelle rispettive sedi.

“Riteniamo che non può esserci alcuna deroga alla tutela dei lavoratori e a maggior ragione riteniamo che in questo periodo di grande emergenza sanitaria ridurre i lavoratori in condizioni di precarietà è una grave responsabilità che attribuiamo innanzitutto alle amministrazioni comunali e alla Srr4”, concludono. Ormai da tempo, va avanti una vertenza sul passaggio al nuovo servizio in house, che non convince le organizzazioni sindacali. I lavoratori dovrebbero transitare dalla stessa Tekra alla “Impianti Srr” (società in house che ha ottenuto il servizio in tutti i Comuni dell’ambito), ma per i sindacati senza alcuna vera garanzia. L’assemblea era stata convocata dopo che le rappresentanze di Cgil, Cisl e Uil hanno potuto valutare i contratti che si propongono agli operai.

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