Tekra pronta a lasciare in tutti i Comuni dell’ambito, “termine ultimo 30 giugno”

 
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Gela. La casella del lotto di Gela è ancora vuota, in attesa di capire quale esito avrà la quarta procedura per l’affidamento del servizio rifiuti, dopo le tre precedenti andate deserte. I vertici di Tekra, intanto, sono pronti a disimpegnarsi da tutti i Comuni della Srr4. Pare che ieri sia stata inviata una diffida alle amministrazioni comunali di Niscemi, Riesi, Sommatino, Delia, Butera e Mazzarino, tutti Comuni per i quali c’è stato un nuovo affidamento. Il lotto del territorio niscemese e quello dei cinque piccoli Comuni sono stati assegnati alla Ecos srl di San Cipirello, nel palermitano. Di fatto, fino ad oggi, è ancora Tekra che continua a svolgere le attività, ma per i manager campani non ci sarebbe alcun margine per proseguire. La società lascerà i cantieri entro il 30 giugno. Con le missive inviate, i manager campani informano tutte le amministrazioni comunali, che dovranno attrezzarsi per il passaggio di consegne. Tekra, come avevano già preannunciato i vertici, non ha preso parte alle gare d’appalto annuali, ritenendole non profittevoli da un punto di vista economico. L’azienda non è neanche tra quelle che sono state invitate dalla Cuc per la procedura che riguarda il lotto di Gela. Nella diffida, gli imprenditori campani fanno riferimento a condizioni economiche rimaste ferme a sei anni fa, quando si aggiudicò la gara per gestire il servizio rifiuti nei Comuni dell’ambito.

Ora, con la gran parte delle gare già assegnate, lascia le “chiavi” in mano ai sindaci, che dovranno occuparsene. Una missiva analoga verrà probabilmente inviata anche al Comune di Piazza Armerina. Si attende solo che venga deciso il ricorso al Tar che dovrà valutare l’assegnazione, inizialmente affidata alla General Montaggi. Fonti vicine all’azienda, fanno sapere che la stessa decisione verrà formalizzata al Comune di Gela, una volta che la gara sarà assegnata. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte da parte delle aziende invitate dalla Centrale unica di committenza scade il prossimo 6 giugno.

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