“Tekra viola il contratto”, i sindacati contro l’azienda: “Il sindaco deve convocarla”

 
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I lavoratori della Tekra davanti Palazzo di Città

Gela. Confermato lo sciopero di domani, che bloccherà il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Vertici di Tekra e sindacati non hanno raggiunto alcun accordo. I lavoratori chiedono il pagamento delle mensilità arretrate e contestano gli oltre venti licenziamenti, già decisi dal gruppo campano, che gestisce in proroga il servizio. L’amministrazione comunale, almeno per ora, non ha convocato gli imprenditori. “Continuiamo responsabilmente ad invitare il sindaco, il suo vice, l’intera giunta comunale nonché tutti i consiglieri a convocare i titolari di Tekra, così da evitare ventisei licenziamenti e recuperare il salario – scrivono in una nota Ignazio Giudice, Nicola Calabrese e Mario Stagno – il sindacato dei lavoratori non ha il potere di precettare l’azienda e obbligarla a mettere piede al Comune, così da realizzare un confronto di merito e dimostrare ciò che sosteniamo, cioè che la Tekra non può e non deve licenziare nessuno per una ragione molto semplice, soprattutto per chi conosce la storia della raccolta rifiuti nel territorio. Sin dal 1996, i netturbini, oggi operatori ecologici, impegnati in città erano novantotto, con un metodo di raccolta che tutti ricordiamo che era quello dei cassonetti e dello spazzamento. Oggi, i lavoratori sono centodieci, dato che questo mese sei lavoratori sono stati collocati in pensione. Il sindacato si chiede cosa costi al sindaco convocare Tekra per una ragione così nobile come quella di impedire i licenziamenti? Cosa costa al sindaco ed a tutta la politica confrontarsi per fare in modo che chi gestisce un appalto pubblico rispetti le leggi, essendo il contratto nazionale legge ed essendo il Comune obbligato in solido al controllo di tutte le aziende, Tekra inclusa?”.

I sindacati chiamano in causa Comune e Tekra. Per i sindacalisti che seguono la vertenza, quindi, ci sarebbero responsabilità da parte dell’azienda, in violazione del contratto. “Cosa c’entrano i lavoratori da un lato ed i cittadini dall’altro con il contenzioso tra Tekra e Comune? – proseguono – cara politica ti chiediamo per l’ennesima volta di convocare la Tekra dopo il no del sindacato ai licenziamenti. La giunta comunale non scarichi sulla Prefettura il ruolo che il Comune deve avere per legge. È la prima volta che un sindaco non convoca un’azienda, che gestisce milioni di euro di appalto pubblico. Tutto questo ci inquieta”. Nelle scorse ore, dalla prefettura di Caltanissetta è arrivato l’invito ad una delegazione di operai in protesta, saliti sul cornicione del municipio. A Palazzo di Città, almeno per ora, l’unica soluzione adottata è stata il cambio di serratura alle finestre che danno sul cornicione principale. Sarà segno dei tempi, in una città dove anche le proteste trovano porte (in questo caso finestre) chiuse. “Perdere il lavoro oggi rappresenta un momento di forte tensione emotiva che si ripercuote sulla famiglia, con la consapevolezza che non sia facile trovarne un altro dietro l’angolo – dice invece il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia – mi faccio portavoce del consiglio comunale nella sua interezza,  impegnandomi a rappresentare la rimostranza degli ex lavoratori della Tekra all’amministrazione ed all’azienda nel tentativo di dirimere la vertenza come già stanno facendo i sindacati. La stessa attenzione che dovremo mostrare anche per i lavoratori in esubero alla Turco Costruzioni o alla vicenda Gela calcio”.

1 commento

  1. Se il Comune non è capace di far rispettare il contratto alla Tekra è fare pulire la città allora questo consiglio comunale ed il suo Sindaco sono solo degli incompetenti scalda Poltrone.
    Quindi questi signori dovrebbero poi vergognarsi a mandare le bollette di Pagamento per le immondizie per mancato servizio, visto che questa è una tassa per servizi, ciò significa che
    se il Comune non da i servizi ai Cittadini, allora, i Cittadini non sono obbligati a pagare questa Tassa, è siccome ci sono gia diversi casi di questo genere in cui i Tribunali hanno dato ragione
    ai Cittadini, allora che questi signori Poltronisti si diano una mossa prima che i Cittadini tutti
    insieme facciano un Class Action contro il Comune è contro l’ Azienda per mancato Servizio.

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