Telefonate minatorie e richieste di denaro alla famiglia dell’ex convivente, chiesta la condanna di un giovane

 
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Gela. Continue telefonate, minacce e pretese di denaro. Presa di mira la famiglia dell’ex convivente. Così, arriva la richiesta di condanna a tre anni e quattro mesi di detenzione per un ventisettenne. Antonio P., stando alle accuse mossegli dai magistrati della procura d’Agrigento, avrebbe preso di mira la famiglia gelese della sua ex convivente. Le richieste di denaro sarebbero diventate pressanti, fino a sfociare nelle minacce di morte. Il giovane è finito a giudizio dopo le denunce arrivate proprio dalle vittime delle presunte richieste. I familiari della ex convivente dell’imputato si sono costituiti parte civile con l’avvocato Giuseppe Cascino. Il giovane ha vissuto per diversi anni in città insieme all’ex compagna. Gli atti dell’intero procedimento finirono su tavoli dei magistrati agrigentini perché le telefonate minatorie sarebbero state effettuate anche quando il giovane si trovava nella sua abitazione della provincia di Agrigento. Nel corso delle prossime udienze, spetterà al difensore e al legale di parte civile esporre le rispettive conclusioni.

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