Telemedicina, due milioni di euro per curare a domicilio i fragili

 
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Gela. Maggiore attenzione verso anziani e soggetti fragili grazie al progetto di telemedicina che trova un finanziamento di due milioni di euro. Si tratta di un progetto innovativo finanziato grazie ad Agenda Urbana che consentirà ad anziani e soggetti fragili di essere curate anche a distanza grazie alla telemedicina. I pazienti potranno usare un dispositivo informatico semplice per rimanere in contatto con i medici.

L’importanza è soprattutto di natura sociale perché dà risposte sanitarie ad una fascia di popolazione a rischio. La telemedicina, che comprende anche televisite, coinvolgerà un elenco di cittadini già comunicato all’Asp, che insieme al Comune coordinerà il progetto, come spiega il dirigente Tonino Collura. Ed entro sei mesi troverà la sua piena attuazione.

Sono circa un centinaio i dispositivi che verranno consegnati. Questa mattina il sindaco Lucio Greco, l’assessore Nadia Gnoffo, il vice sindaco Terenziano DI Stefano, il dirigente Tonino Collura e i due componenti dello staff di Agenda Urbana Evita Lorefice e Alessandro Tona, hanno illustrato il progetto che sarà attuato dalla direzione strategica dell’Asp, presente in remoto con il manager Alessandro Caltagirone.

Con la televisita un medico interagisce a distanza in tempo reale con il paziente, anche con il supporto di un care-giver, Tuttavia, la televisita, come previsto anche dal codice di deontologia medica, non può essere mai considerata il mezzo per condurre la relazione medico-paziente esclusivamente a distanza, né può essere considerata in modo automatico sostitutiva della prima visita medica in presenza. Il medico è deputato a decidere in quali situazioni e in che misura la televisita può essere impiegata in favore del paziente, utilizzando anche gli strumenti di telemedicina per le attività di rilevazione, o monitoraggio a distanza, dei parametri biologici e di sorveglianza clinica. La televisita è da intendersi limitata alle attività di controllo di pazienti la cui diagnosi sia già stata formulata nel corso di visita in presenza.

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