“Temo che su rendiconto non saranno rispettati i tempi”, Grisanti: “Chi non ha i numeri si dimetta”

 
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Grisanti in consiglio comunale

Gela. Dal rendiconto 2021 passano le sorti più immediate degli equilibri finanziari del municipio, ancora stretto nella morsa della crisi di bilancio. Come già indicato, la prossima settimana potrebbe essere importante per fare in modo che lo schema del documento finanziario possa quantomeno arrivare sul tavolo della giunta. Dalle carte del rendiconto dipendente la determinazione precisa del disavanzo dell’ente, nell’ottica della procedura in corso da parte della Corte dei Conti che attende i correttivi richiesti. In commissione bilancio, ad oggi, è giunto ben poco. I consiglieri che ne fanno parte, già negli scorsi mesi si sono fatti promotori di iniziative istituzionali, anche durante i lavori dell’assise civica. Il presidente Pierpaolo Grisanti, negli ultimi giorni, ha cercato di contattare il dirigente al bilancio Pino Erba, che però è fuorisede per ragioni familiari. Grisanti, anche ieri in aula consiliare, ha formulato diverse richieste di chiarimenti rispetto alla variazione di bilancio per il Piano economico finanziario. Alla fine, così come gran parte degli altri esponenti di centrodestra, ha optato per lasciare l’aula. “Ho posto delle osservazioni che ritengo siano fondate e le perplessità sulla variazione di bilancio del Pef, onestamente, rimangono. Così come avevo già tanti dubbi sul Piano economico finanziario, privo di parere dei revisori, ma anche rispetto alla relazione di accompagnamento. Poi, c’è anche da dire che si tratta di atti politici. Se l’amministrazione comunale ha una maggioranza vada avanti con quella. Chi vota gli atti di questa amministrazione, evidentemente li condivide. Noi, invece, non condividiamo per nulla le scelte del sindaco e della sua giunta. Nessuno può accusarci di ostacolare i lavori d’aula. In democrazia, chi non ha i numeri e le condizioni per andare avanti, ne deve prendere atto e dimettersi”. Fratelli d’Italia, partito al quale ha aderito Grisanti, è in prima linea nella costruzione di un’alternativa all’amministrazione Greco. Non a caso, sostiene la sfiducia al primo cittadino. Il presidente della commissione bilancio, nonostante l’assenza al momento di atti e dati certi sui numeri del municipio, non ha mancato di seguire l’evolversi della crisi. Appare piuttosto convinto che il termine ulteriore concesso dalla Corte dei Conti all’amministrazione non sarà sufficiente. “Non voglio essere profeta di presagi sfavorevoli – continua – ma il rendiconto è un documento finanziario che deve passare da fasi precise e va correlato con i pareri. Penso che non arriverà in consiglio entro le scadenze fissate”.

Mancare l’obiettivo sarebbe un colpo duro per l’amministrazione comunale, che da mesi lavora sul capitolo della crisi finanziaria, nel tentativo di evitare il dissesto. Il consigliere meloniano è ancora più deciso sul piano politico. “Inviterei qualche esponente di giunta ad evitare di imbattersi in valutazioni sull’atteggiamento di alcuni gruppi consiliari. Suggerirei, invece, di concentrarsi di più sull’azione amministrativa – conclude – ed eventualmente a formulare la lettera di dimissioni, visto che gli atti finanziari difficilmente saranno nella disponibilità del consiglio comunale entro i termini previsti”.

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