“Tensioni interne? Stiamo attuando programma”, Di Stefano: “Su assessori spazio ad alleati”

 
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Per Di Stefano in questa fase non c'è il rischio del taglio dei finanziamenti di Agenda Urbana

Gela. “Il programma lo stiamo portando avanti, anche riorganizzando la struttura comunale. Però, serve tempo. Ci sono state delle emergenze che abbiamo affrontato e che hanno rallentato la nostra azione”. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano, ancora prima che la campagna elettorale entrasse nel vivo, è stato tra quelli che ha sostenuto il patto civico, insieme all’ex assessore Francesco Salinitro, che adesso (insieme al gruppo dei “Siciliani verso la costituente”) chiede invece che il programma venga veramente attuato, sollevando non pochi dubbi sulle prime scelte del sindaco Lucio Greco e della sua giunta. “Comprendo le preoccupazioni espresse da Salinitro – continua Di Stefano – ma è anche vero che in municipio c’è poco personale e la riorganizzazione degli uffici non è semplice. Il sindaco, però, la sta portando avanti”. Tra le fila dell’alleanza pro-Greco, pur in assenza di indizi di una vera rottura, qualche tensione inizia a farsi sentire. Subito dopo la pausa estiva, nonostante alcune voci di una possibile soluzione anticipata, il sindaco scioglierà la riserva sui due nuovi assessori. Forse, l’imminenza delle nuove designazioni alimenta qualche “pretesa” politica. Accontentare tutti nell’alleanza “arcobaleno” non sarà cosa semplice. “I nuovi assessori? Ci sono delle linee ben precise – conclude il vicesindaco – il primo cittadino ha sempre spiegato che ci sarà spazio per tutti i partiti e i movimenti che l’hanno sostenuto. Il criterio verrà rispettato anche con queste scelte. Si sapeva che l’allargamento della giunta sarebbe avvenuto tra settembre e ottobre. Vogliamo riorganizzare la macchina comunale, altrimenti sarà inutile ammassare assessori”.

Di Stefano non ci pensa proprio ad accendere le fiamme della polemica, in una fase comunque delicata per la giunta, anche se Greco pare avere il pieno appoggio dei partiti e del gruppo di maggioranza all’assise civica, ovviamente fino a quando le sue scelte soddisferanno tutti.

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